Dramma della solitudine Anziano muore nel silenzio

Anziano trovato in agonia nella sua abitazione: è morto poco dopo l’arrivo dei soccorritori. A dare l’allarme i vicini di casa che da giorni non lo vedevano né sentivano.

La procura ha aperto un fascicolo per abbandono di incapace su questo dramma della solitudine: al momento il fascicolo è contro ignoti. Il fatto risale alla tarda serata di domenica. L’uomo, pensionato di 85 anni, vive completamente solo: non c’è una moglie e non ci sono figli.

I vicini di casa non lo vedevano da almeno quattro giorni. Fatto strano per il pensionato che, comunque costretto all’autosufficienza, si arrangiava nelle sue commissioni ed era presenza nota, a piedi, tra le strade del paesino. Proprio questa assenza prolungata ha fatto scattare l’allarme. Tanto più che l’uomo non rispondeva neanche al campanello.

Quando i soccorritori sono arrivati sul posto gli stessi vicini temevano il peggio. La porta dell’abitazione è stata aperta e, per terra, c’era l’anziano: era agonizzante ma ancora vivo.

Disperatamente i sanitari hanno tentato di stabilizzarlo e di strapparlo alla morte. Purtroppo non c’è stato nulla da fare: il malore aveva ormai fatto il suo corso e l’anziano è spirato.

Il pubblico ministero di Varese Annalisa Palomba sta ora raccogliendo le carte.

Nelle prossime ore affiderà l’incarico per l’autopsia sul cadavere dell’uomo. Secondo un primo esame esterno l’anziano sarebbe morto per uno shock settico.

Ma la necroscopia stabilirà con esattezza cosa l’abbia ucciso e se una maggiore attenzione nei suoi confronti avrebbe potuto salvargli la vita. Da qui la decisione di aprire un fascicolo (senza indagati) per abbandono di incapace.

Stando a quanto riferito all’autorità giudiziaria anche le condizioni in cui l’anziano viveva non erano ottimali. Da una prima ricognizione i familiari dovrebbero essere esclusi dall’inchiesta: l’anziano ha ancora due sorelle in vita che hanno all’incirca la sua stessa età e che vivono molto lontane.

L’indagine dovrà accertare se l’anziano avesse palesato di avere delle difficoltà, se le difficoltà fossero note, se il caso fosse noto ai servizi sociali.

L’esito dell’autopsia sarà determinante per il proseguo dell’inchiesta. L’autorità giudiziaria non ha al momento emesso alcun provvedimento.

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