E stavolta anche noi ci siamo fatti la foto. È lui: è proprio Liam Gallagher

Ieri ennesimo avvistamento del cantante inglese: un lettore ci avvisa sul nostro whatsapp e lo incontriamo all’aperitivo: «Una casa a Varese? No, cerco cavalli da corsa»

Il messaggio del nostro lettore arriva alle 17: sul telefono utilizzato per inviarvi tutti i giorni le notizie via WhatsApp c’è una foto che ci incuriosisce. È quella di, star degli Oasis, intento a gustarsi un aperitivo in città, precisamente al Piazza Cafè in zona tribunale. L’occasione è ghiotta: vogliamo capire se sia veramente lui, o un sosia, l’uomo che si aggira da una settimana in provincia di Varese. Così decidiamo di andarlo a incontrare di persona. E, seppur velocemente, riusciamo a chiacchierare con lui e a scoprire il vero motivo della sua “vacanza” varesina: Liam Gallagher non cerca una casa – come in molti hanno ipotizzato tra un gossip e l’altro – ma un cavallo (o più di uno) da corsa. Ed ecco spiegato il motivo del suo primo avvistamento al borgo di Mustonate, la piccola Inghilterra dell’equitazione.

Tutto, infatti, ha inizio il 29 settembre quando Gallagher viene fotografato alla Tana d’Orso. Da quel giorno le apparizioni del cantante degli Oasis si moltiplicano e per alcuni giorni non si parla d’altro. Tutti lo cercano per un selfie o un autografo. Ma una domanda aleggia sempre e comunque: «È proprio lui o è un sosia?». Due gli schieramenti, netti: alcuni sostengono che i suoi capelli siano troppo lunghi rispetto a una foto del cantante circolata a giugno. Inoltre c’è qualcuno che ritiene di averlo sentito parlare in italiano; dall’altro lato, invece, c’è chi ricorda recenti visite nel Comasco e un accento indiscutibilmente riconducibile a un cittadino di Sua Maestà. Tutti però concordano nel ritenere strano vederlo girare per la città vestito sempre allo stesso modo, con indosso una ormai inconfondibile giacca a vento mimetica.

La settimana continua con avvistamenti pressoché quotidiani del cantante fino ad arrivare ad oggi: prima del nostro incontro, tra l’altro, abbiamo scoperto che Liam si era concesso una sosta al ristorante Piedigrotta, per una pizza. Arrivato già in orario di chiusura, il personale della pizzeria non ha esitato a riaprire la cucina per lui e le sei persone in sua compagnia. Il menù? Una sushi pizza. Poi due chiacchiere con , il pizzaiolo del locale: «È

una persona davvero socievole. Gli ho consigliato di andare a vedere il Sacro Monte e ha detto che probabilmente andrà a vederlo prima della sua partenza venerdì. Ha apprezzato la pizza tanto da lasciarmi anche una mancia molto generosa». Nemmeno un’ora dopo e anche noi riusciamo a incontrarlo. Ricevuta la foto da , il nostro lettore che ci ha mandato la segnalazione su WhatsApp, ci dirigiamo in piazza Cacciatori delle Alpi e lì lo incontriamo, anche se un po’ di fretta e ormai in procinto di lasciare il bar.

Un saluto e la chiacchierata inizia veloce ma fluida: si conferma subito una persona socievole. Le domande sono poche e molto dirette poiché i suoi compagni di aperitivo sono erano in piedi e lo richiamano ai doveri dell’orologio. «I’m here for some horses. Racing horses» questa è la risposta alla domanda della sua venuta nella nostra Provincia. «Sono qui per vedere alcuni cavalli da corsa». Giusto il tempo di scattare una foto e una delle donne che lo accompagna lo richiama: «Hurry up! We’re late» («Muoviti, siamo in ritardo»). E così ci saluta e se ne va. Ma noi siamo soddisfatti. Perché ormai è certo che Liam è Liam, quello vero. Affezionato come nessuno alla giacca mimetica che indossa sempre e comunque. Anche in pizzeria.