Il Pd pensa al 2016 Il nome di Marantelli divide

La vittoria alle europee è un primo risultato. Ma bisogna andare avanti.

In particolare, per quanto riguarda la città di Varese, dove l’avanzata del centrosinistra e le difficoltà del centrodestra fanno presupporre uno storico cambio della guardia a Palazzo Estense, tra due anni, occorre lavorare per consolidare il risultato. Il “monito” arriva dal segretario provinciale del Pd . Che chiede al suo partito di portare avanti il cambiamento.

«La considerazione è questa- commenta Astuti – sul territorio abbiamo conseguito un risultato ottimo. Ma adesso, prima di parlare delle amministrative del 2016, bisogna lavorare tanto. Abbiamo avuto un’importante apertura di fiducia dai cittadini della nostra provincia. Fiducia che va soprattuto al Pd e al presidente del Consiglio, che sta portando avanti le riforme e il cambiamento. Noi, sul territorio, dobbiamo lavorare “pancia a terra” per conseguire i risultati. Non dobbiamo pensare che la vittoria delle europee sia un risultato già consolidato».

E questo per quanto riguarda il dibattito che, ufficiosamente, si è già aperto all’interno del Pd sui futuri appuntamenti elettorali.

Nel 2016 tornano al voto tre delle quattro principali città della provincia, Varese, Gallarate e Busto Arsizio. Varese e Busto sono ancora in mano al centrodestra. A Varese città, già nel 2011 con candidata, il centrosinistra era riuscito ad andare al ballottaggio. Quindi, nel capoluogo la partita delle comunali tra due anni è importantissima. E il nome del potenziale candidato, che già girava nei mesi passati, è tornato con più forza: quello di , deputato e guida storica del partito a Varese. Tuttavia, non tutti nel partito sarebbero contenti. In particolare all’area renziana, che rivendica il successo elettorale, non andrebbe a genio la figura del deputato, da sempre schierato con i bersaniani e sostenitore di Cuperlo alle ultime primarie.

Per sedare il fermento e il rischio di polemiche interne tra renziani e bersaniani, che si è creato nel partito varesino, interviene quindi Astuti. «Adesso proseguiamo nel lavoro di consolidamento del partito. Per le amministrative e soprattutto per i candidati c’è tempo».

E se poniamo ad Astuti la domanda diretta se Marantelli rappresenta il candidato sindaco ideale per Varese, ecco la risposta: «Lui come altri esponenti del partito sono potenziali candidati. Ma non è il segretario provinciale che deciderà chi si candiderà. Ci sono persone che lavorano molto bene su questo è poi c’è il partito varesino».

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