«Il segreto di un giardino da record? E’ Vivaldi»

Somma, spettacolo a casa Bettin. La passione di Adriano e Paola a suon di musica e tanta cura

– Oltre alle cure necessarie, all’amore sincero e a tanta passione, Adriano Bettin fa ascoltare persino la musica alle piante del suo giardino. E loro ringraziano, crescendo rigogliose. Basta guardare l’alocasia o colocasia, meglio nota come “orecchie di elefante”, venuta su in piena terra fino a toccare i tre metri di altezza con foglie di quasi un metro quadrato. Altro che foglie di fico. Con queste orecchie d’elefante di casa Bettin ci si potrebbe nascondere quasi per intero.

«Le dimensioni sono davvero ragguardevoli» dice il signor Adriano che, insieme alla moglie Paola, condivide la passione per la botanica. Nel loro giardino, in via Raffaello Sanzio a Somma Lombardo, ci si può strofinare gli occhi per la meraviglia.
In soli tre mesi la colocasia ha raggiunto un’altezza stratosferica facendo mostra di sé e delle mega foglie che saranno tagliate soltanto tra qualche mese. «A novembre taglierò le foglie e metterò i bulbi, che sono carnosi, in un vaso per dimenticarmeli fino alla primavera prossima quando ricoltiverò la pianta» spiega Adriano Bettin.
C’è poi il banano, in vaso, della specie Musa che ha deciso di dare un’altra soddisfazione diventando spettacolare; per non parlare delle fucsie, della collezione di piante grasse o delle diciotto varietà di ortensie, piatto forte di un giardino sempre in fiore.

La non comune tatrapanax papyrifera che si può ammirare nel giardino botanico di Padova, è anche qui, già alta tre metri per la gioia della famiglia Bettin e poi c’è la gunnera manicata di origine brasiliana o la varietà japonica della caesalpina decapetala, a dir poco straordinaria. «L’ho piantata alla base di un pino che viene letteralmente rivestito di grappoli gialli. È bellissimo» racconta Adriano. Per lui stare tra le piante è un piacere,

una gioia, tanto da aver affisso anche degli aforismi in giardino utili a meditare.
«Da 25 anni ho questa passione» confessa Adriano. Che al proprio regno botanico chiede «colori, profumi e una varietà di piante in grado di fiorire da aprile a ottobre». Tutti e cinque i sensi sono chiamati in causa. Il tubero della colocasia si mangia, ha il sapore della patata. Ma quale musica si ascolta nel giardino di casa Bettin? «Le Quattro Stagioni di Vivaldi» risponde Adriano, quasi fosse ovvio.