Il vicino vede movimenti sospetti e chiama il 112. Badante ucraina pizzicata in flagranza di reato

Una 37enne è stata notata mentre si intrufolava in una casa di Induno Olona per svaligiarla: dato l’allarme, arresto immediato da parte dei carabinieri

– Badante ladra arrestata dai carabinieri: si è intrufolata in un’abitazione per svaligiarla. Colta in flagranza di reato. A dare l’allarme un vicino che ha notato la donna, ucraina di 37 anni, che entrava nella casa presa di mira. I carabinieri l’hanno fermata mentre, dopo aver messo a soqquadro l’appartamento, cercava di rubare un motorino. È stata rinchiusa in carcere a Monza a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Le manette sono scattate l’altro ieri a Induno Olona. La collaborazione tra cittadini e carabinieri ha funzionato alla perfezione. La badante è stata vista da un residente vicino alla casa presa di mira. A quanto pare l’uomo sapeva che nell’abitazione non c’era nessuno e quando ha notato quella sconosciuta aggirarsi nei dintorni ha fatto la cosa giusta: ha chiamato il 112.

I carabinieri erano già in zona e sono arrivati in un istante, pizzicando la ladra in flagranza di reato. In una manciata di minuti la donna era riuscita a entrare nell’appartamento preso di mira e aveva messo a soqquadro tutto aprendo armadi, svuotando cassetti alla ricerca di contanti o preziosi.

Poi, non avendo trovato niente di prezioso, la donna si è concentrata sul garage. Lì ha individuato un motorino e con quello stava uscendo dall’altrui proprietà quando i carabinieri sono arrivati. Hanno immediatamente capito che quella donna era l’estranea segnalata dal cittadino e l’hanno bloccata.

La signora ha cercato di sfuggire all’arresto: ha urlato e insultato i carabinieri rimediando anche un’accusa per resistenza a pubblico ufficiale. Placcata la furia la donna è stata, come detto, accompagnata in carcere. È a disposizione dell’autorità giudiziaria. Gli inquirenti lavorano per accertare se la donna possa essere responsabile di altri furti in zona. L’arresto, visto il lavoro che la donna svolge, potrebbe avere ripercussioni anche sull’attività della trentasettenne. Un precedente per furto non è esattamente una buona referenza per chi accudisce persone indifese come anziani malati,

ad esempio. L’arresto è frutto di quella sicurezza partecipata che da anni le forze di polizia sostengono. Cittadini attenti, che al minimo sospetto allertano il 112. In questo modo carabinieri e polizia hanno l’opportunità di intervenire a colpo sicuro e mirato, cogliendo il malvivente sul fatto come è accaduto l’altro ieri. L’appello ai cittadini è sempre lo stesso: chiamate sempre il 112. Anche soltanto in presenza di un’auto che sembra strana. Meglio un controllo in più.