La Festa degli Alpini resta dov’è

Svanite le paure relative all’area del Grand Hotel: lo storico appuntamento della montagna si farà. Antonio Verdelli: «Pensavamo a un’alternativa, ma il Campo dei Fiori è casa nostra da 40 anni»

– Anche quest’anno la Festa della Montagna organizzata dal Gruppo Alpini di Varese si farà come da ormai quarant’anni al Campo dei Fiori, di fronte a ciò che resta del Grand Hotel, con la tradizionale messa di ferragosto, sull’altare delle Tre Croci.
Le vicende giudiziarie riguardanti il proprietario, Gianfranco Castiglioni, avevano messo in allarme gli alpini varesini del capogruppo Antonio Verdelli che il 18 marzo scorso aveva chiesto rassicurazioni in merito ai soggetti al momento incaricati di gestire le proprietà

del Gruppo Castiglioni. Finalmente la notizia è arrivata ed è quella migliore, quella che auspicavano Verdelli e con lui tutti gli alpini che tirano così un sospiro di sollievo.
«Come si dice in questi casi tutto è bene quel che finisce bene – dice Verdelli – Fermo restando il periodo della festa, dall’8 al 16 agosto, in mancanza di notizie certe stavamo già pensando ad una soluzione alternativa. La risposta della conferma in merito alla disponibilità dell’area ci permette di organizzare tutto come il Gruppo Alpini di Varese fa ormai dalla seconda metà degli anni ’70 con impegno e partecipazione crescente».

«Devo dire che a prescindere dal tempo bello o brutto la gente ci ha sempre dimostrato un grande affetto – continua il capogruppo varesino – Certo, il sole favorisce l’affluenza e quando ci ha accompagnato stabilmente siamo arrivati a servire a pranzo anche 2500 piatti caldi tra polenta e carne. Solo di farina per la polenta ne acquistiamo più di 800kg e anche il numero degli altri alimenti sono altrettanto importanti. Insomma, è provato che lo scenario del Camp dei Fiori e la compagnia degli Alpini stimola l’appetito».

«Quello che incassiamo in quella settimana rappresenta più dell’80% di quello che distribuiamo ogni anno sotto forma di contributo a realtà del sociale della provincia. Uno stimolo in più per tutti i volontari che lavorano sodo anche nelle due settimane che precedono la festa e la settimana successiva per lasciare tutto meglio di come ci viene consegnato. In questo senso, senza entrare nel merito dei problemi della Casti Group, siamo riconoscenti alla famiglia Castiglioni per aver sempre concesso gratuitamente l’area del Grand Hotel che gli alpini occupano senza chiedere niente di più in quanto autonomi nel generare in proprio anche la necessaria corrente elettrica».

«Ogni nostro raduno nazionale rappresenta per noi un momento importante, carico di significati ed emozioni. Per ovvi motivi quello di quest’anno a L’Aquila lo è stato ancora di più. Il segno dell’affetto e dell’amicizia verso gli alpini è stato evidente da subito. In quella terra e in quella città colpite al cuore dal terremoto del 2009 gli alpini di Varese e non solo hanno fatto gli Alpini. Abbracciando, piangendo e ricostruendo al fianco di chi aveva perso tutto. Durante il nostro soggiorno siamo stati ospitati da persone che avevano a che fare con la locale squadra di rugby che milita in serie B. A questo proposito, visto che nella prossima stagione anche il Rugby Varese giocherà in serie B ma in un girone diverso, ci è venuta l’idea di ricambiare l’ospitalità ricevuta organizzando una partita amichevole tra le due squadre. Da parte nostra la volontà non manca. Terminata la festa della montagna cercheremo di mettere a fuoco l’idea per capirne la fattibilità»