La stangata del canone è in bolletta Varese sgancia 1,58 milioni in più

Nella nostra provincia oggi sono 66mila i varesini che non pagano il conto alla Rai. Da gennaio i 100 euro per viale Mazzini si versano con l’elettricità. Maroni: «Follia»

– Canone Rai, pagheremo tutti. E di più. Nella sola provincia di Varese “extra-gettito” stimato tra 1,25 e 1,58 milioni di euro nel 2016. Oggi sono più di 66mila gli “evasori” stimati da viale Mazzini. «Il canone Rai? È una follia, andrebbe abolito». Parola del governatore di Regione Lombardia , non più tardi di due mesi fa. Nei giorni scorsi, però, con l’approvazione della Legge di Stabilità nei due rami del Parlamento, arriva a compimento la novità

del canone Rai inserito nella bolletta dell’elettricità. Costerà 100 euro, invece dei 113,50 della tassa radiotelevisiva del 2015, e si pagherà in cinque rate mensili da venti euro l’una nella seconda metà del 2016. In quanti lo pagheranno? Gli ultimi dati reperibili, forniti dalla stessa Rai e pubblicati su “Il Sole 24 Ore”, risalgono al 2013. Su una popolazione della provincia di Varese formata da 372mila e 256 nuclei familiari, la Rai calcolava un numero di televisori ad uso privati, i cosiddetti “abbonati”, pari a 274mila e 120, pari al 73,64% delle famiglie totali.

Ma la “densità” degli abbonati Rai aumenta in percentuale, arrivando all’80,48%, se si calcola sul totale dei nuclei soggetti al pagamento del canone, che la Rai considera circa 340mila e 606 in provincia di Varese. A questi si aggiungono poi 2.774 utenti classificati come “Tv speciali”, ad uso non privato come quelle dei pubblici esercizi. Partendo da questo “quadro” della situazione, che si può stimare a grandi linee come rappresentativo di quello che troveremo alla vigilia della nuova era del canone in bolletta elettrica, è quindi possibile calcolare il gettito della tassa radiotelevisiva sul nostro territorio. Prendiamo in considerazione, per semplicità, solo gli utenti privati. I 274mila abbonati nel 2015 produrranno per la Rai un gettito complessivo di oltre 31 milioni e 112mila euro, calcolando che la tassa fino a quest’anno era pari a 113 euro e 50 a nucleo.

Anche se a fronte di un gettito potenziale (se l’evasione fosse pari a zero) di 38 milioni e 658mila euro. Ma nel 2016, con la novità del canone inserito nella bolletta dell’elettricità, risulterà possibile individuare tutti i più di 340mila utenti soggetti al pagamento della tassa sulla tivù, che a livello teorico produrrebbero un gettito complessivo di 34 milioni e 60mila euro. Ma se prendiamo come riferimento la stima fatta nei giorni scorsi da Mediobanca, secondo cui il “nuovo” canone riuscirà a ridurre al 5% la soglia di evasione complessiva, che oggi arriva fino al 30%, è altresì possibile stimare quanto la Rai ricaverà effettivamente grazie alla tassa inserita nella bolletta elettrica. Ecco che il gettito del canone Rai stimabile per il 2016 arriverebbe a superare i 32 milioni e 356mila euro, calcolando un’evasione del 5%, ma potrebbe arrivare fino a quasi 32 milioni e 700mila euro se l’evasione, che in provincia di Varese è storicamente più bassa che nel resto d’Italia, fosse limitata al 4%. Significa che “mamma Rai” nel solo Varesotto, entro la fine del 2016, finirà per drenare un maggior gettito stimabile tra il milione 240mila euro e il milione e 580mila euro.

Nel capoluogo Varese, dai 2,95 milioni di gettito attuale, si arriverebbe quasi a 3,15 milioni l’anno prossimo. A Busto Arsizio, dove l’evasione è ritenuta più ridotta, si passerebbe da 2,97 milioni a 3,01 milioni. Così viene smentito dai numeri, ancorché si tratti di stime, lo slogan del “pagare meno ma pagare tutti”, con cui è stata presentata la novità del canone Rai in bolletta. Le stime lasciano invece presagire che si pagherà “tutti e di più”, per parafrasare uno slogan molto usato da viale Mazzini.