Muore nel bosco tagliando un albero

Massimiliano Mattiolo, 42 anni di Cassano Valcuvia, probabilmente è stato colpito da una radice. L’uomo era uscito di casa nel pomeriggio di sabato, poi il silenzio. Il dramma tra Rancio e Cuveglio

Fatale incidente nel bosco: muore colpito dalla radice dell’albero che stava abbattendo. Non c’è stato nulla da fare per , 42 anni di Cassano Valcuvia, trovato cadavere alle 8 di ieri mattina nell’area boschiva che si allunga ai lati della strada provinciale 394 al confine tra Rancio e Cuveglio, in località Canevria.

A trovarlo riverso a terra, ormai privo di vita, sono stati due cacciatori impegnati in una battuta alla selvaggina. Attraversando il bosco si sono ritrovati davanti il macabro spettacolo: Mattiolo steso a terra, ferito, livido nel freddo. Accanto a lui una motosega. La stessa che l’altro ieri pomeriggio aveva portato con sé uscendo dalla sua abitazione di Cassano per andare a fare legna nel bosco. I cacciatori hanno immediatamente compreso la gravità della situazione e hanno dato l’allarme.


Lungo la provinciale, all’altezza della carrozzeria Torcaso è stata allestita un’unità di soccorso. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale di Varese e i colleghi di Luino, oltre ai carabinieri della stazione di Cuvio e ai militari del nucleo operativo radiomobile di Luino e alle ambulanze inviate dal 118.
Il corpo si trovava in luogo impervio: è stato raggiunto non senza difficoltà. I soccorritori, purtroppo, non hanno potuto fare nulla per salvare Mattiolo che, a quanto pare, era morto ore prima. I carabinieri hanno lavorato rapidamente per ricostruire l’accaduto. L’esame esterno del corpo ha escluso che il decesso potesse essere imputabile ad eventi delittuosi. Nessun segno di colluttazione, nessuna ferita da coltello o da arma da fuoco. L’esame dell’ambiente circostante il cadavere ha chiarito i fatti. Si è certamente trattato di un drammatico incidente.

Mattiolo era infatti riuscito a segare il tronco di un grosso albero. A quanto pare, prima di iniziare a sminuzzare il legname da portare via, ha lavorato anche sulla radice dell’albero stesso. Tagliandola. E la radice, molto estesa, ha reagito come una sorta di pesante e potentissimo elastico. Dissotterrandosi e colpendo in modo violentissimo il boscaiolo. Un impatto devastante che ha colpito il quarantaduenne in pieno petto. L’esame esterno del corpo è stato impietoso: politraumi gravissimi nella zona toracica. L’incidente sarebbe accaduto nel pomeriggio di sabato.
Non è chiaro se Mattiolo sia morto sul colpo oppure sia rimasto incosciente e comunque impossibilitato a chiedere aiuto prima di spirare forse nel freddo della notte. L’uomo non poteva gridare per chiedere aiuto, né avrebbe potuto usare il cellulare a causa dei traumi riportati. E nessuno ha attraversato quel tratto di bosco sino alle 8 di ieri mattina quando ormai, però, per l’uomo era troppo tardi. La salma è stata composta e trasportata in obitorio a Varese.
Nelle prossime ore il pubblico ministero di turno deciderà se eseguire o meno l’autopsia sul cadavere di Mattiolo. L’esame autoptico potrebbe chiarire gli ultimi dubbi sulle cause delle morte e soprattutto stabilire un orario per il decesso. La dinamica in ogni caso è chiarissima. Il bosco ha ucciso il taglialegna. Incidenti di questo genere non sono purtroppo infrequenti in questa stagione nella nostra provincia.