Pd all’attacco: «Città più brutta. E Forza Italia filiale della Lega»

Busto Arsizio: «La maggioranza? Assorbita dalla Lega Nord». Va al contrattacco Valerio Mariani, consigliere del Pd, dopo aver visto la conferenza stampa del centrodestra nella sede forzista

– Sede che «sembrava una filiale della Lega», e in cui «persone che hanno una storia politica alle spalle sembravano comparse al carro di un assessore che vuole candidarsi a sindaco, e chissà se arriverà ancora con abbastanza fiato a giugno». Con la conferenza stampa di fine anno del Pd bustocco la campagna elettorale è già incandescente.

Innanzitutto, il candidato sindaco. Sarà davvero il medico e presidente dell’Assb ? Per ora, sottolinea il segretario cittadino , «non ci sono novità, perché c’è un mandato preciso della direzione che completeremo non prima di qualche settimana. Piuttosto, il centrodestra si preoccupi di scegliere il suo, di candidato, che ancora non c’è, invece di parlare del nostro». E , che era tra i papabili, aggiunge: «Siamo abituati a decidere attraverso la base, non con le imposizioni delle segreterie provinciali». Per ora c’è un’idea di programma, che rivela nell’augurio di Natale che il Pd fa a Busto: «Una città che possa andare in “classe A+++”. Più ascolto, più attenzione, più azione. Una città che abbia il coraggio di scegliere un disegno diverso e più organico». Perché, sottolinea Vita, «serve dare un senso alla città, un progetto di lungo respiro».

Il capogruppo chiede ai cittadini di «fare una fotografia di com’era dieci anni fa e di com’è oggi. Mi vengono due esempi, via Matteotti e corso Europa. Significa che questa amministrazione non ha saputo dare un’anima a Busto, che è sempre più un dormitorio e in cui c’è uno scarso concetto del bello, con opere che sorgono senza coordinamento. E per coprire le manchevolezze, la maggioranza getta fumo negli occhi con la delibera sul burqa». Dal segretario Vita giunge un monito: «È un’ amministrazione che va a chiudere un bilancio inconsistente, preparando una campagna elettorale di inaugurazioni, anche di cose non realizzate o che potrebbero finire male, come il palaghiaccio e piazza Vittorio Emanuele». Anche sull’ex Borri, come fa notare : «Hanno partorito un topolino, perché non c’è un progetto. Dicano alla città cosa vogliono fare, ma forse nemmeno loro lo sanno».