Piazza Garibaldi Blitz da writers

Il cantiere è fermo da tempo e durante le vacanze di Pasqua è diventato vittima dei writers. Occhi puntati su un edificio in via di costruzione in piazza Garibaldi.

Si tratta di quell’immobile che ha sede oltre l’istituto bancario, in direzione di piazza Risorgimento. Qualche anno fa era stato abbattuto e, dopo un lungo periodo di stop che aveva già visto un primo sollecito da parte del Comune, gli operai si erano messi al lavoro.

Qualche mese fa, però, si sono fermati. «Il permesso di costruire risale al 2005 ed è ormai scaduto, prima di riaprire il cantiere dovrà essere rinnovato», fa sapere l’assessore all’Edilizia privata . E adesso ci si sono messi anche i graffitari.

Ormai da qualche giorno sulle paresti esterne sono comparse alcune tag, le firme tracciate a bomboletta dai writers. Il fatto è che sono apparse al secondo e al terzo piano: impossibile pensare che siano state fatte arrampicandosi, più facile immaginare che i vandali, almeno un paio a giudicare dai colori e dalle firme, si siano introdotti nel cantiere per dare sfogo alla loro creatività.

«Abbiamo controllato i filmati, ma purtroppo l’edificio è in posizione troppo defilata rispetto alle telecamere», spiega il comandante della Polizia locale . Il quale, insieme ai suoi agenti e ai vigili del fuoco, proprio la scorsa settimana è intervenuto su sollecitazione dei residenti per verificare le condizioni di sicurezza del cantiere.

«C’era una piccola betoniera sulla soletta dell’ultimo piano, a 30 centimetri dal muro esterno. E una serie di materiali sparsi in giro che potevano cadere». Finendo o nel cortile vicino, o sul marciapiede sottostante.

«La proprietà è stata richiamata all’ordine», ovvero ha ricevuto una diffida a intervenire per ripristinare le condizioni di sicurezza.

Risolto questo, che «è l’aspetto che ci preoccupa di più», ora la Polizia locale ha inserito l’immobile tra quelli da tenere sotto controllo, per evitare che venga occupato. «Difficilmente potrà attirare qualche homeless, l’edificio si trova in una posizione centrale e verrebbe subito sgomberato». Certamente, però, «ci poniamo il problema».

Anche se «dovrebbe essere la proprietà a difendere un bene che si trova già in avanzato stato di realizzazione». E magari completare i lavori e smantellare il cantiere, così da evitare rischi di qualsiasi natura in una zona che si trova a due passi dal centro storico pedonale.

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