Valcuvia terra violenta. No, depressa

Lite tra vicini finisce a coltellate a Cuvio, con un arresto per tentato omicidio. Un ragazzino di 16 anni di Brenta picchia selvaggiamente due persone a Casalzuigno. Una delle vittime finisce in coma farmacologico. A Casalzuigno trovate opere d’arte rubate in un garage. E sempre nel piccolo comune i carabinieri scovano serre di marijuana nelle case di insospettabili operaie.

Sono solo gli ultimi episodi di cronaca nelle scorse settimane: tre feriti gravi. Altrettanti arresti. Valcuvia violenta e criminale? «No “soltanto” depressa. Nel senso economico del termine», spiega , sindaco di Brenta che un anno fa aveva già lanciato il grido d’allarme per una situazione di degrado sociale sempre più preoccupante. «Un appello a tutti i colleghi sindaci degli altri comuni – spiega Ballardin – I dati della Camera di commercio sulla produttività e l’occupazione in questa parte del territorio sono devastanti. E noi, che viviamo questa situazione quotidianamente, lo sappiamo bene. Un anno fa ho prodotto un documento nel quale chiedevo a tutti di unire le forze per evitare che il territorio, in piena recessione, diventasse anche teatro di episodi violenti». In tutto 19 mila abitanti. Con una percentuale di reati alta per un numero tanto esiguo di abitanti.

«Senza lavoro, senza opportunità, non si immagina il futuro – spiega Ballardin – è la frustrazione spinge agli eccessi». Che fare? «È necessario fare rete – spiega il sindaco di Brenta – Non la Valcuvia soltanto. Parlo di una rete territoriale vera. Parlo di una Comunità montana delle Valli del Verbano: 30 Comuni, per 80 mila abitanti. Così diventeremmo competitivi, così saremmo forti riuscendo a risollevare la situazione e ad avere un futuro. È una cosa che andava fatta ieri, ma qui pare che in molti soffrano di sordità».

Ballardin porta anche un esempio concreto di quello che questa rete potrebbe realizzare sul territorio. «Sviluppo – spiega – A partire dal turismo. È un territorio stupendo che potrebbe contare su un turismo sia estivo che invernale. Montagne, laghi, boschi con fauna protetta. Paesi caratteristici. Il nostro rilancio economico può partire da qui. Con accesso, quale Comunità montana della Valli del Verbano anche a finanziamenti europei».

Il territorio vanta la produzione di prodotti Dop e Igp «come salumi, i formaggi, il miele», dice Ballardin. «Potremmo sviluppare le strutture alberghiere – conclude – Investire nell’accoglienza, risanare piste ciclabili. Creare occupazione. Dare un futuro a questo territorio che di turismo potrebbe vivere. Gli ultimi episodi sono un sintomo della depressione che ci ha investiti. Non certo di un elevato tasso di criminalità. Dobbiamo lavorare per ricreare un tessuto sociale sano. E il lavoro parte dal rilancio economico».

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