Via Carrobbio, rogo e sospetti Chi ha le chiavi per entrare?

Si respira preoccupazione e tensione nell’area compresa tra via Carrobbio e piazza Ragazzi del ’99. Residenti e commercianti sono vigili e scattano i controlli a tappeto nei parcheggi sotterranei non appena l’odore di bruciato, che ha impregnato la cioccolateria e che pervade il comparto (soprattutto la galleria che collega la via con la piazza), si fa più intenso. Il timore è che il misterioso piromane possa colpire ancora.

«Dopo il secondo incendio – commenta un residente della zona che chiede, come i suoi vicini di casa, di mantenere l’anonimato per timore di eventuali ripercussioni – mi sono allontanato da casa per tre giorni. Possibile che in pieno centro le forze dell’ordine non riescano a coglierlo sul fatto? Bastano alcuni agenti in borghese fissi per qualche giorno, è inutile che la pattuglia passi ogni ora e mezza».

Nella zona ci si guarda con sospetto, potrebbe essere chiunque, persino un vicino di casa o di negozio: ogni ipotesi è ancora possibile. Tanto più che rimane il giallo degli accessi ai box e alle cantine del seminterrato che serve i due edifici che si affacciano sui lati della galleria e alcuni esercizi commerciali su via Carrobbio.

Dopo il secondo incendio, avvenuto appunto nel seminterrato, l’amministratrice condominiale aveva fatto cambiare le serrature dei cancelli e delle porte che conducono ai box-cantine.

Le chiavi sono state consegnate personalmente, o recapitate nella cassetta della posta per coloro che non erano a casa durante la consegna, a tutti coloro che hanno diritto ad accedere agli scantinati: i condomini dei due edifici con ingresso all’interno della galleria, i gestori della Cioccolateria, del Rosso Espresso, dello Zei, dell’Edible Arrangements e del pub Ninetynine di piazza Ragazzi del ’99. Alcuni box sono anche affittati a esterni, liberi professionisti che lavorano in centro città.

Ma nonostante questo, il piromane è riuscito ad appiccare nuovamente un incendio nei box-cantina proprio due mattine fa.

Al seminterrato si accede dalle porte interne dei due condomini, in entrambi i casi però è necessaria la chiave, dall’interno del pub oppure dai due cancelli che si affacciano su via Carrobbio, subito dopo la galleria. Il primo è facilmente scavalcabile, il secondo è inviolabile se non si hanno le chiavi.

Qualcuno, però, avrebbe potuto bypassare questo secondo cancello intrufolandosi a piedi subito dopo una macchina in entrata o in uscita. Infatti, il cancello più prossimo al marciapiede rimane aperto per circa un minuto, la cancellata più in basso, invece, rimane aperta circa 35 secondi.

«Una volta dentro – ipotizzano i residenti – l’uscita è possibile dal portoncino che si trova in piazza Ragazzi del ’99, bloccato dall’esterno ma con la porta tagliafuoco dall’interno».

La maggior parte dei residenti esclude che qualcuno possa aver preso di mira la signora Marisa Di Baio, che gestisce La Cioccolateria, il locale maggiormente danneggiato dai roghi. «Sono brave persone, forse ce l’hanno con i condomini – commentano – Oppure qualche spacciatore habitué della zona, e qui ce ne sono diversi perché noi dalle finestre nei weekend vediamo i ragazzi sniffare cocaina alla luce dei lampioni sopra le macchine parcheggiate in piazza, infastidito dal cartello che indica che all’interno del locale ci sono le videocamere di sorveglianza».

Così, il gestore del pub Ninetynine ha chiesto una riunione condominiale aperta non solo ai proprietari, ma anche ai gestori e ai dipendenti per guardarsi tutti in faccia e ragionare su cosa stia accadendo.

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