Busto Arsizio, la Hupac decolla

Hupac, il colosso svizzero del trasporto combinato con sede a Busto Arsizio, nel primo semestre 2014 ha ottenuto dati positivi dal trasporto merci, che è salito del 3,8%. Avrebbe potuto ottenere di più, però, se avesse potuto contare su un sistema di infrastrutture realmente efficiente. Cosa che quello italiano, evidentemente, non è.

Lo conferma il direttore di Hupac, Bernhard Kunz: «Nel primo semestre 2014, l’operatore svizzero ha trasportato 339.725 spedizioni stradali nel traffico combinato non accompagnato attraverso l’Europa, un volume corrispondente a una crescita del 3,8% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente».

«Di qui alla fine dell’anno Hupac prevede che la situazione della domanda continuerà a mantenersi stabile».

Una notizia appresa con favore da Renato Scapolan, numero uno della Camera di Commercio di Varese: «È rassicurante sapere di un incremento dei traffici: questo sia per l’indotto che genera, sia perché significa che l’economia varesina comunque continua a movimentare merci anche in un momento di difficoltà che si protrae da oltre un lustro».

La nota del colosso svizzero, però, continua con un’aspra critica al sistema italiano: «Desta preoccupazione la qualità operativa nel sistema ferroviario. Rispetto al 2013 la puntualità, sia pure in misura diversa, è diminuita su tutti gli assi di traffico. L’insufficiente qualità di gestione che si riscontra nella rete ferroviaria è un fattore deleterio per il trasferimento del traffico». «Nel settore della logistica vigono obiettivi di puntualità ben superiori al 90% – dice ancora Kunz – se il sistema ferroviario non cambia rotta, ci troveremo sganciati dal mercato e mancheremo gli obiettivi di trasferimento del traffico».

Perché, spiegano da Hupac, ogni treno merci che attende su un binario di sosta di proseguire il suo viaggio vanifica il potenziale produttivo delle risorse impiegate, come personale, locomotrici, carri ferroviari, camion e impianti di trasbordo. I costi che ne derivano gravano sull’intero sistema e penalizzano lo sviluppo del trasporto merci ferroviario.

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