Dalla birra nascono anche gli alberi: Carlsberg fa i conti

Il progetto prevede di piantare almeno mille arbusti nel Varesotto grazie alle “bionde” spillate ad Expo, dove la Poretti è la birra ufficiale del Padiglione Italia

Almeno mille alberi da piantare nel Varesotto (e non solo) grazie alla birra spillata ad Expo. Il progetto si chiama “L’orologio degli alberi”, ed è stato ideato da Carlsberg Italia, titolare del marchio varesino Poretti (birra ufficiale di Padiglione Italia) in collaborazione con Legambiente e Iefe Bocconi.

L’obiettivo dell’iniziativa – presentata ieri a Expo – è quello di rendere tangibile il risparmio nelle emissioni di Co2 ottenuto grazie all’innovativo metodo di spillatura DraughtMasterTM, basato sull’impiego di fusti in PET riciclabile al posto di quelli in acciaio: soprattutto, il sistema consente di spillare la “bionda” senza immettere anidride carbonica nell’impianto. Con benefici tangibili sia per l’ambiente, sia per il gusto del consumatore, che può bere una birra più buona e leggera. Per rendere l’idea del ridotto impatto ambientale: tre fusti di birra spillata con il sistema DraughtMasterTM permettono di risparmiare la bellezza di 25 kg di Co2, una quantità pari a quella assorbita da un albero in un anno.

E proprio qui entra in gioco l’Orologio degli Alberi allestito in Piazzetta Birra ad Expo: si tratta di un contatore che segna progressivamente sul proprio ledwall quanta Co2 è stata risparmiata per merito del nuovo sistema di spillatura. Al termine di Expo 2015, l’orologio farà registrare un conteggio finale, in base al quale si stabilirà quanti alberi verranno piantumati nelle aree individuate da Legambiente vicino al territorio dove ha sede il Birrificio Poretti: in Valganna quindi, ma anche in molte altre zone del Varesotto e della Lombardia. L’obiettivo è quello di riuscire a piantumare almeno mille alberi (ieri il contatore segnava quota 367 piante). La piantumazione, peraltro, sarà legata a interventi di qualificazione del territorio, da realizzare in collaborazione con le amministrazioni locali: naturalmente verranno messe a dimora piante autoctone (querce, frassini, aceri, pioppi) così da integrare al meglio i nuovi alberi nel contesto del paesaggio.

L’iniziativa vedrà direttamente coinvolti i cittadini e le scolaresche, mentre le amministrazioni comunali (insieme ai circoli locali di Legambiente) garantiranno la manutenzione degli alberi per tre anni.
«La collaborazione con Legambiente – sottolinea, ad di Carlsberg Italia – testimonia l’impegno costante dell’azienda a trasferire il concetto della sostenibilità ambientale dalle parole ai fatti, a partire dal nostro storico stabilimento di Induno Olona a tutto il territorio».