Il primo bicchiere? Per gli italiani già a 12 anni

Secondo i dati raccolti da Jetcost, un genitore su tre lascia bere i figli in vacanza

Il primo bicchiere, per i giovani italiani, arriva molto presto. E con il benestare dei genitori. È questo il risultato di un sondaggio realizzato dal motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, dal quale emerge come in Italia un genitore su tre lascia bere alcol ai figli durante le vacanze L’età media in cui viene permesso per la prima volta è 12 anni, secondo i dati raccolti da Jetcost.

La vacanza è sinonimo di riposo, divertimento e piacere di stare insieme e, per i genitori, significa anche allentare un po’ le regole nei confronti dei propri figli.

«Ai bambini si concede di andare a letto più tardi, mangiare senza divieti e persino assaggiare bevande alcoliche – si legge nel comunicato – e a volte i genitori diventano così permissivi da concedere ai bambini di bere alcolici con la scusa della vacanza».

Durante il sondaggio, che rientra in uno studio più ampio sulle esperienze dei viaggiatori europei, sono stati intervistati tremila genitori con almeno un figlio di età inferiore ai 16 anni (500 italiani e altrettanti spagnoli, britannici, tedeschi, portoghesi e francesi).

A tutti gli intervistati è stato chiesto se i figli avessero più libertà dalle regole imposte durante il resto dell’anno. Il 74% dei genitori ha risposto di sì, spiegando che la vacanza vale per tutti, mentre il 26% si è detto fermamente contrario ad allentare il controllo.

«Essere lontani da casa non vuol dire diventare selvaggi» è stata la motivazione principale, al pari della sicurezza dei ragazzi che, secondo i più autoritari, senza regole verrebbe messa seriamente a repentaglio.

Quali sono, dunque, le principali libertà che il 74% dei genitori è favorevole a concedere in vacanza?

Ecco le risposte più comuni date dagli intervistati. Innanzitutto, al primo posto, troviamo “Andare a letto più tardi”, per l’88% delle persone.

Al secondo posto, “Giocare e passeggiare lontano dalla vista dei genitori, con altri bambini e le loro famiglie”, per il 65%.

Quindi “Mangiare quello che si vuole, quando si vuole”, per il 54%.

C’è poi, per il 46%, “Ricevere qualche regalo in più, senza sentirsi rispondere dagli adulti che certe cose non si possono comprare”.

E infine, al quinto posto, “Bere alcol”, per il 32%, circa un terzo.

Secondo il sondaggio di Jetcost, l’età media in cui i genitori permettono ai figli di assaggiare per la prima volta bevande alcoliche è 12 anni.

Vanno per la maggiore gli “alcopop”, ossia le bevande con una certa percentuale, di solito intorno al 5%, di alcol forte (37%); Spritz o Bellini (32%); birra (25%). Solo il 2% degli intervistati ha ammesso di aver fatto provare ai bambini anche i superalcolici. La ragione più comune per tutti è stata che “per una volta non succede niente”.

In un confronto a livello europeo, i ragazzini italiani bevono alcol per la prima volta a 12 anni; i portoghesi e i britannici a 13, i tedeschi a 14. Più precoci sono gli spagnoli, 10 anni, e ancor di più i francesi, 7.

Un portavoce di Jetcost ha dichiarato: «Non ci sorprende che i genitori in vacanza, essendo più rilassati, ammorbidiscano di conseguenza anche le regole; tuttavia ci colpisce che gli italiani rinuncino ad esercitare il controllo su bambini ancora così piccoli. Siamo certi che siano abbastanza responsabili da non inculcare certe abitudini sbagliate nei loro figli».