Malpensa per noi vale 13 miliardi di euro L’aeroporto ci fa bene. Anche alle tasse

Lo scalo della brughiera ha un impatto sempre maggiore per lo sviluppo del territorio. A rivelarlo sono il masterplan e gli studi della Liuc. Alto il contributo all’occupazione

MALPENSA – L’importanza di Malpensa per lo sviluppo del territorio è notevole, fonte di attrazione di capitali, generatore di opportunità lavorative, catalizzatore di investimenti: Sea lo indica chiaramente nelle linee guida di sviluppo dell’aeroporto di Malpensa al 2030, ossia nel masterplan.
Volano straordinario per il turismo, i trasporti e il commercio, l’aeroporto della brughiera incide e inciderà nel sistema socio economico della provincia di Varese che, stando alle rilevazioni dell’Istituto Tagliacarne (dati 2009), risulta già la provincia lombarda meglio infrastrutturata (con un indice di infrastrutturazione economica superiore a 258 contro il 144 di Milano e 113 per l’intera regione).

Nell’ultimo decennio Varese è passata dal settimo al terzo posto tra le province lombarde per numero di turisti in arrivo sul territorio con un incremento dell’80% che non ha paragoni in tutto il Nord Italia.
Volano per il turismo, ma anche per la creazione di valore delle imprese locali. Secondo una ricerca di K Finance per Borsa Italiana nel 2014, sui dati di bilancio 2012 di 52mila imprese, Varese risulta, infatti, la prima provincia italiana per crescita di valore economico tra il 2011 e il 2012 ed è nella “top 25”, al diciassettesimo posto, per livello di fatturato datato 2012 (25.280 milioni di euro).
Significativo, inoltre, il gettito Irpef generato sempre nel 2012 dall’aeroporto, pari al 5,6% dell’Irpef prodotta dall’intera regione.

Ad evidenziarlo è un’elaborazione dell’università Liuc (su dati Mef 2011, 2012) dove per gettito Irpef riconducibile a Malpensa si intende quello prodotto dalla sommatoria tra le attività economiche all’interno del sedime e le attività economiche delle filiere ad esse collegate. Quindi, indica il documento, con il solo gettito Irpef generato nel 2011, l’aeroporto ha compensato l’investimento di 1,5 miliardi di euro effettuato tra il 1995 e il 2010 per la realizzazione della “nuova Malpensa”.
Ma quali sono gli impatti generati dall’aeroporto?

Quanto vale Malpensa per l’economia del territorio? Sulla base di dati aggiornati al 2014 (fonte Centro di Ricerca per lo Sviluppo del Territorio, Liuc Università di Castellanza), “l’impianto produttivo” di Malpensa genera ricadute sul territorio lombardo per 13,7 miliardi di euro cui corrisponde una capacità di attivare 87.400 posizioni lavorative.
Numeri che confermano l’aeroporto come uno degli impianti produttivi più importanti di tutta la Lombardia. Con impatti diretti, indiretti e indotti.
Circa le ricadute occupazionali, negli ultimi tre anni, sono in crescita gli occupati residenti in provincia di Varese con un’incidenza vicina alla metà del totale (48,9%, mentre nel 2013 erano il 44,8%) e con i Comuni del Cuv che contano il 18,1% di occupati nello scalo (si intende lavoratori con badge rilasciati secondo il Comune di residenza) mentre nel 2012 erano il 16,8%.
Dunque, il 37% dell’occupazione generata direttamente da Malpensa nel Varesotto è tra i residenti nei nove Comuni del Cuv (Somma Lombardo, Samarate, Lonate Pozzolo, Ferno, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Arsago Seprio, Golasecca, Vizzola Ticino).
Dai dati 2012 elaborati da CeRst Liuc, il 25% dei costi retributivi sostenuti da Sea è a favore di cittadini del Cuv, il 64% è per dipendenti che stanno in provincia di Varese (Cuv incluso) e l’89% per residenti lombardi, varesotti compresi.
Malpensa significa anche ricadute sulle entrate tributarie dei Comuni. Nel periodo 2007-2011 i gettiti tributari (Ici non sulla prima casa, imposta sulla pubblicità, addizionale comunale sul consumo di energia, tassa rifiuti urbani) nei Comuni del Cuv sono stati crescenti e più elevati rispetto alle medie provinciali e regionali. Anche questo è Malpensa.