SeaH: se ne vanno i primi dipendenti

Alla fine della settimana la chiusura del primo cerchio, quello del rapporto di lavoro con Sea Handling, società di servizi aeroportuali a terra che smetterà di esistere dal 31 agosto. Sono già 1.150 le firme dei lavoratori raccolte da Sea per la cessazione del rapporto di lavoro e l’assunzione consensuale in Airport Handling, la nuova società pronta ad operare a Malpensa e a Linate dal 1 settembre.

Entro il 10 agosto si dovrà arrivare a quota 1.750, tanti sono i dipendenti previsti, almeno inizialmente, per la newco. E le firme stanno arrivando. Anche chi ha votato contro l’accordo raggiunto tra azienda e organizzazioni sindacali non ha mancato di dire sì alla nuova assunzione, co$

i stipendio, seduta stante. Chi accetterà l’incentivo alla nuova assunzione dovrà dichiarare di non voler aprire contenziosi e dovrà anche chiudere ogni eventuale contenzioso pregresso ancora in corso. Prendere o lasciare, salvo situazioni magari assolutamente particolari che Sea deciderà di valutare singolarmente.

Tutto rimandato a settembre, dunque. Comprese eventuali azioni di protesta.Si parla di numerosi lavoratori che avrebbero già dato mandato ai legali per verificare la possibilità di fare causa a Sea, ma si tratta soltanto di voci. Dal fronte del no al referendum per la ratifica dell’accordo raggiunto tra le parti, non ci sono dichiarazioni sulle azioni che potrebbero essere intraprese dal 1 di settembre. Tutto tace per il momento.

«Per ora la situazione sta proseguendo come da programma, secondo gli accordi presi», dice , segretario generale della Filt Cgil di Varese. «I lavoratori stanno ottemperando a quanto dovuto firmando per la nuova assunzione data la cessazione del rapporto di lavoro con Sea Handling che chiuderà la propria attività», ricorda , segretario generale della Fit Cisl dei Laghi. «Le problematiche legate all’accordo, all’organizzazione del lavoro, agli inidonei (lavoratori con problemi, non abili alla mansione, ndr) , saranno fonte di discussione con l’azienda a partire da settembre».

Oltre ai 1.750 diretti in Airport Handling, in 300 hanno accettato l’incentivo all’esodo e lasceranno per sempre “mamma” Sea mentre i circa 200 lavoratori restanti saranno assorbiti in Sea spa, ma non subito.

Per 140 di loro, il passaggio in Sea spa sarà con il nuovo anno (nel frattempo saranno in cassa integrazione a zero ore finanziata da Inps con l’integrazione del fondo del trasporto aereo); gli altri, dovrebbero arrivare nella Spa da Airport Handling nel corso dell’anno che verrà. L’accordo sottoscritto da sindacati e Sea parla di 250 persone da far rientrare nella casa madre.

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