Il gattino maltrattato preso a colpi di fucile

BRISSAGO VALTRAVAGLIA Sventagliata di pallini contro un gatto, ospite del rifugio “Animali felici” di Brissago Valtravaglia. È quanto hanno scoperto domenica i volontari che con il responsabile, Giancarlo Galli, gestiscono il centro di recupero per gli animali. Episodio per il quale  ieri mattina è stata presentata denuncia contro ignoti. Il micio, un europeo bianco e nero, arrivato di recente nell’oasi di Brissago, in località Motto di Sotto, è stato notato sanguinante nei pressi del centro. Così

è stato immediatamente trasferito alla Clinica veterinaria di Luino “Dede’ e Hofmann” e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per la rimozione dei pallini. Le sue condizioni, però, sono disperate. Ferito da diversi giorni, infatti, il felino è stato colpito da gravissime infezioni che hanno intaccato anche la muscolatura delle zampe. Situazione che ne mette fortemente a rischio la sopravvivenza.
Sconcertati i volontari e i responsabili del centro gestito da una onlus e collegato all’Atra, l’Associazione svizzera per l’abolizione della Vivisezione. «Il gatto – spiega il responsabile Giancarlo Galli – ci era stato affidato dai familiari di una signora anziana di Marzio. Lei non poteva più prendersi cura di lui e così lo abbiamo accolto. È sempre rimasto qua in zona, gironzolando nei dintorni del centro, e domenica lo abbiamo notato ferito e sanguinante: era stato colpito da diversi giorni e la situazione era già compromesse.  Quello che è successo è veramente gravissimo anche perché non può essersi trattato di un errore vista la chiusura della caccia. Qualcuno, questa è la nostra idea, lo ha voluto colpire deliberatamente con dei pallini utilizzati per la caccia ai volatili. Per questo abbiamo deciso di presentare subito denuncia contro ignoti ai carabinieri di Luino».
Anche perché l’attacco a colpi di fucile è aggravato proprio dalla presenza del rifugio, già finito in passato nel mirino di alcuni vandali che si erano accaniti contro le recinzioni dell’oasi. Vero e proprio punto di riferimento nell’Alto Varesotto per gli animali in difficoltà. Creato proprio da Giancarlo Galli ospita centinaia di animali che, dopo tante sofferenze, hanno riscoperto la gioia di vivere. Il tutto grazie alla vocazione del responsabile, settantenne ex ispettore doganale, originario di Balerna, in Canton Ticino. «Siamo preoccupati – ammette – anche perché un gesto del genere è veramente inconcepibile oltre che grave. Non riesco a capire come si possa sparare ad un gatto che non ha mai dato fastidio a nessuno». Così dal centro si augurano che il responsabile venga individuato e messo di fronte alle proprie responsabilità.

b.melazzini

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