Grande Fratello, nella testa di Marghe

Margherita Zanatta, una maestrina d’asilo mancata. Francesco Padrini, psicologo autore di «Linguaggio segreto del corpo», ha analizzato con gli strumenti della psicofisionomia i concorrenti dell’undicesima edizione del Gf per cogliere, oltre lo schermo, ancora altri aspetti seri e meno seri. E la nostra Marghe è risultata essere una figura perfetta per lavorare con i bambini e anche un po’ pettegola. «Segno particolare: labbra carnose. Da tenere d’occhio: la capacità di «tenuta», non confidatele un segreto, lo spiffera all’istante.

Grande potenzialità. Arriva a 95 ma lì si blocca – si legge nello psicoprofilo -. Al 100 per 100 non ci va. Buffa, istintiva, farebbe bene il clown, la marionetta. Perfetta per lavorare con i bambini. Però Margherita va veloce e rallenta. Schiaccia acceleratore e freno allo stesso tempo. In corsa, in gara, a prendere il taxi, si fa fregare da qualcuno più lesto di lei». E per capire questo non ci voleva certo un esperto. Il bello arriva adesso. Lo psicologo ha analizzato i dettagli del suo volto. «Ha naso passionale, fronte di sintesi e capigliatura che inquadra il tutto in un sistema pragmatico. No, non è una grande sognatrice, non ha fantasia per elaborare strategie. Datele da imparare qualcosa a memoria. La riporterà perfettamente. Volendo vi farà una sintesi. Non chiedetele, però, di elaborarla. Non le interessa».

Tutto corrisponde e Margherita, questa settimana, sta proprio aiutando i suoi coinquilini nella prova settimanale. L’altro pomeriggio è stata impegnata, da brava maestrina, nell’insegnare a Nando alcune frasi in francese. Ma c’è un lato della Marghe che ha individuato lo psicologo e che non era ancora emerso nelle prime settimane di convivenza. «Lei riporta – sostiene Padrini – . Porta a sé le cose, questo le piace. Con passione. Soprattutto di parola. Non può stare senza condividere. I suoi bisogni di scambio li elabora, attraverso la condivisione sul piano comunicativo. Morale: se ha un segreto, lo spiffera all’istante».

Valentina Fumagalli

v.colombo

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