OMICIDIO MANI MOZZATE ERGASTOLO PER PICCOLOMO

VARESE Tutto come previsto Condanna all’ergastolo per Giuseppe Piccolomo, 59 anni, riconosciuto colpevole dell’omicidio di Carla Molinari a Cocquio Trevisago, e di vilipendio di cadavere con le aggravanti della crudeltà e della premeditazione.

Il presidente della Corte d’Assise Ottavio D’Agostino, che ha accolto le richieste dell’accusa, ha disposto anche sei mesi di isolamento diurno per l’artigiano, recluso nel carcere di Monza. La vittima, pensionata, venne aggredita nella sua abitazione il 5 novembre del 2009, sgozzata e mutilata delle mani. Piccolomo venne fermato il 26 novembre dalla Squadra Mobile. Decisivo il dna della vittima ritrovato su un coltello di proprietà di Piccolomo.

«Si tratta di una condanna esemplare, che dimostra la validità dell’impianto accusatorio che abbiamo costruito», ha sottolineato il Procuratore di Varese Maurizio Grigo. «È una sentenza falsa – ha commentato Piccolomo – i graffi sul volto me li sono fatti cadendo nel mio terreno e il dna è stato messo apposta sul coltello». E ancora: «Non sono mai entrato nella casa di Carla Molinari, quelle contro di me sono prove da barzelletta, sono innocente e i figli nati dal mio secondo matrimonio non devono vergognarsi parlando del loro papà».

L’artigiano ha ricostruito i suoi spostamenti nel giorno del delitto, sostenendo di non essere mai entrato nel bar di Cocquio Trevisago dove una testimone lo ha invece visto raccogliere da un posacenere i quattro mozziconi di sigaretta sparsi in casa della vittima per depistare le indagini. Uno degli elementi che ha indirizzato su di lui i sospetti degli investigatori.

In aula anche le figlie dell’artigiano, Tina e Cinzia, che hanno sempre sostenuto la colpevolezza del padre e hanno accolto la decisione del presidente della Corte con lacrime e applausi. «Per noi è un giorno di festa – ha commentato una delle figlie – è stata fatta giustizia, perché siamo sempre state convinte che nostro padre fosse colpevole».

s.bartolini

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