Saronno, i privati investono nell’ex seminario

SARONNO Sono già una cinquantina le iscrizioni ai corsi dell’Aimo, la nuova Accademia italiana di medicina osteopatica, che avrà sede nel piano interrato dell’università dell’Insubria.

Una scommessa quella dei fondatori di Aimo che, volendo creare un campus moderno e funzionale per offrire una preparazione riconosciuta a livello europeo a studenti usciti dalle superiori che sceglieranno la sfida dell’osteopatia, ma anche a professionisti già affermati che decideranno di approfondire questa disciplina, hanno deciso di puntare tutto sulla location saronnese.

«Saronno – ha spiegato il direttore Aimo Marco Giardino – è stata quasi una terra promessa per noi. Una location a dir poco ideale: collegata splendidamente con 4 province, con la possibilità di creare un vero e proprio campus grazie al residence Aler». Così si è concretizzato l’accordo con l’amministrazione comunale, che era a caccia di un soggetto a cui affittare i locali del piano interrato dell’ex Seminario.

«Cercavamo una realtà che s’integrasse con l’università Insubria – ha spiegato il sindaco Luciano Porro – e devo dire che il progetto è riuscito splendidamente se si pensa che Aimo e l’università hanno già firmato dei protocolli per condividere non solo gli spazi ma anche alcuni docenti». Un’ottima operazione anche per il Comune come spiega l’architetto Filippo Renoldi: «L’accademia non solo verserà un affitto di 90 mila euro all’anno all’amministrazione, ma realizzerà molti lavori di manutenzione che nell’arco

dei primi 6 anni supereranno un valore di 200 mila euro». I primi riscontri positivi sono già arrivati: «La nostra idea – riprende Giardino – è quella di partire con una settantina di studenti equamente suddivisi tra il percorso di studi per ragazzi usciti dalle superiori full time e quello part time per i professionisti. Devo dire che con gli open day abbiamo già ricevuto molte adesioni, almeno una cinquantina».

Tra i progetti dei fondatori di Aimo c’è anche la creazione di una clinica osteopatica accademica dove, sotto la supervisione del personale medico, opereranno i tirocinanti iscritti agli ultimi anni dei corsi professionali. «Sarà – ha concluso Giardino – anche un modo per rendere l’osteopatia accessibile a tutti». Nel mese di settembre riprenderanno, con ricorrenza settimanale (ogni sabato), gli open day rivolti a tutti gli interessati verso la professione osteopatica: un’occasione per conoscere meglio le attività del nuovo istituto, i suoi corsi e la struttura mentre le lezioni partiranno dal mese di ottobre.

f.tonghini

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