Varese, la Lega vuole lotta «Ora opposizione e battaglie»

VARESE La Lega? All’opposizione può davvero rinascere. La fine dell’esperienza di Governo sarebbe quindi una boccata d’ossigeno per il Carroccio che ha indossato sempre meglio i panni di movimento di lotta piuttosto che quello di governo.

E forse avere un nemico contro cui combattere, anziché giustificarsi per i mancati risultati, potrà anche lenire qualche dissidio interno. La militanza varesina non ha dubbi, sul fatto che sia meglio l’opposizione. Ma in quanto alle scelte strategiche, è conscia del fatto che non basterà solo gridare contro chi governa. La base sembra più matura di quello che i vertici possano pensare.

«La linea dell’opposizione a un governo dei poteri forti è giusta – commenta il gallaratese Roberto Stefanazzi – Certo dispiace lasciare quando si iniziava a vedere qualche germoglio dei frutti del lavoro avviato. Adesso, più che pensare di appoggiare o meno un nuovo leader del Pdl o “divertirsi all’opposizione”, bisogna pensare a nuove strategie per dare la libertà alla nostra terra».

Insomma, va bene l’opposizione, ma si chiede anche un cambio di strategia. Come dice Alfredo Bardelli, militante di Morazzone: «Dovevamo tornare all’opposizione molto prima. Anche se qualcosa di positivo c’è stato, penso al lavoro del ministro Roberto Maroni. Ma da un pezzo era finita la storia con Berlusconi. Non so adesso se per noi sarà meglio o peggio, ma l’esigenza dei militanti e degli elettori è chiara: tornare allo spirito della Lega di un tempo».

Prima del ritorno in alleanza con Berlusconi, della malattia del capo e della nascita degli scontri interni, dovuti anche «ai cortigiani che hanno staccato il capo dai suoi militanti». Sì all’opposizione, anche se il prezzo è alto è la considerazione di un altro morazzonese, Antonio Malnati: «Tornare all’opposizione è positivo per noi, ma non possiamo nascondere che la situazione sia drammatica. Non pensavo che la democrazia sarebbe caduta così in basso, tanto da togliere un premier eletto dai cittadini».

Il capogruppo a Varese Giulio Moroni vede bene lo stare all’opposizione: «La Lega è nata per combattere e questo potrà darci forza». Lo stesso vale per il varesino Paolo Mathlouthi: «Ma ho un timore. Che questo governo realizzi una legge elettorale antileghista, con uno sbarramento veramente alto». Per il giovane Marco Bordonaro è tempo di lotta: «All’opposizione ci scateniamo. Per noi non cambia nulla. Il potere non ci interessa, ma solo il cambiamento». E il sindaco di Morazzone Matteo Bianchi: «Un ritorno all’opposizione può consentire un ritorno della Lega di lotta. Ma questo tipo di governo è la sconfitta della democrazia».
Marco Tavazzi

s.bartolini

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