Al Cairoli addio libri di testi Un classe studia solo con l’iPad

VARESE Entrare in una dimora patrizia nella Pompei romana, vedere la ricostruzione dei movimenti dell’esercito romano durante la battaglia di Canne: insomma, la tecnologia al servizio della cultura classica. È il progetto “Archè”, lanciato dal liceo classico di Varese, il Cairoli, che per il prossimo anno scolastico punta ad avviare un vero e proprio percorso didattico interattivo, in cui il tablet o il netbook diventi lo strumento principale non solo dello studio a casa, ma anche della spiegazione in classe. Una sperimentazione che partirà da settembre per almeno una sezione di quarta ginnasio. Fondi permettendo.

«Archè, in greco, significa inizio – racconta il preside del Cairoli, Salvatore Consolo – questo progetto vuole essere un nuovo inizio per la didattica nel nostro liceo, che vogliamo definire “classico contemporaneo”». Un ossimoro che racchiude il concetto di scuola che Consolo e il suo team di insegnanti hanno in mente: un liceo dove «quello che è stato concepito nel passato continua ed è valido ancora oggi», come dice lo storico varesino Enzo Laforgia, che al Cairoli insegna storia e filosofia.

Tablet o netbook, questo è il problema: i professori responsabili del progetto, Laforgia e la collega di matematica e scienze Patrizia Gamberoni, stanno ancora valutando quale strumento abbia le caratteristiche migliori. Ma una cosa è sicura: saranno in comodato d’uso, «per insegnare ai ragazzi il valore della tecnologia, e per responsabilizzarli maggiormente nei confronti di quello che è uno strumento di lavoro, non un oggetto di consumo». Il progetto Archè avrà un costo tra i 15 e il 20 mila euro,

non ancora reperiti: «per questo chiediamo aiuto all’associazione “Amici del Cairoli” e in generale a tutta la città», dice ancora il preside. L’associazione risponde: alla presentazione del progetto, ieri mattina, era presente anche Oreste Premoli, presidente dell’associazione degli ex alunni. «Noi siamo il Cairoli diffuso sul territorio – ha detto Premoli – la nostra associazione è nata soprattutto per aiutare la scuola ad offrire sempre il meglio per quei ragazzi che siedono nei banchi del Cairoli dopo di noi». Una frase che è un impegno concreto per trovare le risorse necessarie a far partire un progetto solo apparentemente futuristico perché, come dice ancora Laforgia, «questi strumenti sono il presente dei ragazzi». Ma Premoli è ottimista, perché già in passato gli “Amici del Cairoli” sono stati in grado di trovare i fondi, ad esempio, per rinnovare i laboratori della scuola.

Ma da settembre, il classico avrà almeno una quarta ginnasio multimediale. Anche se i libri non andranno ancora del tutto in pensione.

e.marletta

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