Grande fratello dell’evasione Varese e Como maglia nera

VARESE Un idraulico che non fattura un lavoro da duemila euro a Gallarate o 400 euro per una visita sanitaria pagata in nero nella zona di Varese.
Sono solo due dei 352 episodi di evasione fiscale avvenuti in provincia e segnalati, nel corso del 2011, sul sito internet Evasori.info. Una cifra considerevole: circa 102 mila euro sottratti al fisco solo negli ultimi 12 mesi. Il funzionamento del sito è semplice. Sei in un negozio e assisti a un pagamento in nero? Tramite twitter, facebook o apposite applicazioni per Iphone o Android, si può segnalare l’episodio al sito che, automaticamente, colloca l’evento sulla mappa dell’Italia.

Sulla cartina vengono anche disegnate delle aree di diverso colore. Più la zona è scura e più l’evasione è presente e segnalata. La zona che comprende alto Varesotto e bassa Svizzera è una di quelle più nere. Scorrendo l’elenco degli episodi che più pesano, dal punto di vista economico, si scoprono 13.200 euro evasi in quattro episodi da idraulici, elettricisti e lavoratori specializzati, 12.300 euro da meccanici e rivenditori di auto e motociclette e cinquemila euro non dichiarati, in un unico caso, da avvocati e studi legali.

Scontrini e fatture dei ristoranti, mancanti, totalizzano “solo” 2.782 euro mentre c’è anche un commerciante all’ingrosso che si è intascato, sempre in nero, 4500 euro. Le segnalazioni sono anonime. Il sistema informatico colloca, approssimativamente, l’evento sulla mappa, ma mantiene il riserbo sia sull’identità di chi ha compiuto la segnalazione, che su chi non ha emesso la fattura.
Ma qual è allora il senso di questo servizio? «Noi italiani ci lamentiamo dell’evasione fiscale – si legge sull’home page del sito – eppure spesso chiudiamo un occhio. Segnala l’evasione o la tentata evasione. Mettiamo in luce questa piaga sociale».

L’intento, quindi, è prettamente educativo. Anche perché, per ogni commerciante o professionista che non rilascia la fattura c’è un cliente che decide di non richiederla. Quasi ottomila le persone che hanno dimostrato il proprio gradimento al servizio tramite facebook e così Evasori.info è anche diventato una piazza attraverso la quale discutere sul tema dell’evasione e proporre soluzioni.

«Per combattere l’evasione fiscale è sufficiente permettere al cittadino di scaricare tutte le spese sostenute con scontrini, ricevute fiscali o fatture – scrive Giuseppe Sciarrino – Il contribuente pagherebbe le tasse su quanto rimasto in tasca».
Una soluzione di buonsenso, che però non viene presa in considerazione a livello politico. Stessa filosofia anche per il sito tassa.li, che permette di segnalare in maniera anonima, tramite smartphone, episodi di evasione fiscale a cui si è assistito.

Passando dal livello virtuale a quello delle statistiche, l’Agenzia delle Entrate stima un tasso di evasione fiscale, in Provincia di Varese, attorno al 20%. Un livello in linea con quello delle altre Province del Nord Italia. Ogni cento euro versati al fisco, quindi, poco più di 20 verrebbero evasi. A fronte di un Pil procapite lordo di 25.615 euro, è possibile stimare una quantità di economia sommersa che, in Provincia di Varese, si aggira attorno ai cinque miliardi di euro. Una cifra di tutto rispetto, come confermano episodi eclatanti scoperti anche negli ultimi mesi.

Tiziano Scolari

j.bianchi

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