Ferno, resa dei conti elettorale Cerutti silura Monzoni alla Sap

Ferno– Giuseppe Monzoni fuori dalla Sap, la Società acqua potabile a capitale pubblico di Ferno e Lonate Pozzolo, di cui era presidente. Ieri nell’assemblea che ha approvato anche un bilancio che chiude in pareggio, addirittura con un piccolo utile di circa 7mila euro, il nome proposto dal sindaco fernese Mauro Cerutti per quanto di sua competenza nei due amministratori del CdA è stato un altro: quello di Roberto Carabelli, coordinatore cittadino del Pdl. Che dunque lascerebbe il CdA della Farma.Co., che gestisce la farmacia del terminal 1. Dove voci non confermate lo vedrebbero sostituito da Vincenzo Gesualdi.

Mentre per Lonate Pozzolo il primo cittadino Piergiulio Gelosa ha confermato Roberto Gatti, amministratore delegato uscente.

«Da parte mia non è venuta meno la stima dal punto di vista delle capacità di Monzoni – spiega Cerutti -. Ma la nomina è fiduciaria, e gli equilibri fiduciari sono stati minati dalla campagna elettorale». Non “perdonando” dunque a colui che per diciotto anni è stato sindaco di Ferno e ha posto le basi per la creazione della Sap, nel cui CdA è dal 1998, di aver sostenuto nell’ultima tornata elettorale la lista civica Ferno ViVa, che ha invece appoggiato la candidatura di Claudia Colombo. «La fiducia va ricambiata – prosegue Cerutti -. Io riconosco la validità e la serietà professionale di Monzoni, ma lui non ha avuto fiducia in me, non è stato con me. Non è però detto che in futuro si possa tornare a condividere momenti di crescita per la nostra comunità».

Monzoni non commenta, sottolinea solo che avrebbe gradito «un atto di cortesia» venendo avvisato prima della scelta.

La presidenza dovrebbe andare nei prossimi tre anni a Lonate Pozzolo, ma si è demandata la divisione delle cariche ad altra riunione. E per i risultati conseguiti, l’orgoglio è su entrambi i Comuni.

«La chiusura in pareggio del bilancio – commenta Gelosa – è un fatto estremamente positivo in una situazione di aumento dei costi dei servizi pubblici, ma non delle entrate che hanno vincoli normativi». A ciò si aggiunge la crescita occupazionale e dei servizi. L’incertezza è sulle norme future. «Il “know how” di Sap non va sprecato – conclude Gelosa -. E ritengo non si possa prescindere dagli aspetti ambientali e territoriali, privilegiando i rapporti e la sinergia con i paesi contermini». E con Malpensa, cui Sap fornisce molti servizi. Mentre con diverse realtà territoriali vicine si sono già aperti colloqui.

 

p.rossetti

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