Stavolta abbiamo fatto i conti Ai primini serve un tesoretto

VARESE La scuola, anche per i piccoli, sta diventando un lusso. Lo dicono i cartellini dei prezzi.
E se alle superiori sono i costi dei libri a pesare sulle famiglie (anche più di cinquecento euro al primo anno di liceo), alla primaria, dove i libri li passa la scuola, a svuotare le tasche dei genitori ci pensa la vera e propria lista della spesa che ogni famiglia riceve a casa durante l’estate, diversa per ogni classe.


Ogni maestra chiede materiali specifici, ma spicca un dato: nella lista è sempre inclusa una risma di fogli e perfino i fazzoletti di carta e asciugamani. Le scuole, anche a Varese, non hanno soldi per queste cose. Da noi va meglio che in altre città: a Milano, ad esempio, nella lista del materiale è compresa addirittura la carta igienica. Ma resta una spesa media sui duecento euro, stando ai prezzi di Varese città, da cui sono esclusi i grembiuli, non richiesti da tutti gli istituti: altri 15-20 euro. Tra la classica cartoleria e la grande distribuzione i prezzi cambiano: 20,95 euro in meno al super, calcolando i prezzi dei prodotti più diffusi, dagli zaini con carrellino ai diari di marca.
Le scuole fanno quello che possono: alla Cairoli, ad esempio, il diario viene distribuito gratuitamente grazie al circuito “Tienimi d’occhio”, facendo risparmiare alle famiglie anche 16,99 euro, per marchi come Comix o la sempiterna Smemoranda.
Ogni maestra ha il suo metodo, quindi in ogni classe la lista è diversa. Se i quadernoni corredati di copertine di colori diversi materia per materia sono ormai un must, le richieste diventano più specifiche su altri elementi. Alla Cairoli chiedono album da disegno marca Fabriano, i migliori ma i più costosi (anche 6,80 euro). Alla IV Novembre, invece, si richiedono due tipi di pennarelli: a punta fine e a punta grossa. Per fortuna, grazie alle offerte, si trovano scatole da dodici pezzi anche a due euro. Sempre alla IV Novembre, nella lista compare un oggetto quasi di culto: i regoli. Se mamma e papà non hanno conservato i loro, però, la spesa può arrivare anche a dodici euro per una scatola di bacchettine colorate, 6,89 al supermercato.
Non solo cancelleria: nella lista ci sono anche scarpe da ginnastica con chiusura a velcro (si trovano anche a meno di venti euro) e provviste di relativo sacchetto di stoffa (altri quattro euro). Per non parlare delle calze di spugna o antiscivolo, e una risma di carta come contributo “volontario” alla scuola.
«Un modo per aiutare tutti a risparmiare sarebbe quello di uniformare il più possibile le richieste da parte delle insegnanti» dice Stefano Andreoni, che con la moglie gestisce la storica cartoleria di via Garibaldi.
Liste più simili permetterebbero a lui di ordinare maggiori quantità di materiale, riuscendo a contenere i prezzi. Le famiglie arrancano, e i costi aumentano: lo conferma anche una ricerca Adusbef, che in agosto ha fissato a 3,2% l’aumento medio dei prezzi del materiale scolastico.

s.bartolini

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