Dalla Russia con furoreA Comabbio ecco i siluri

VARANO BORGHI Pesca “miracolosa” nel lago di Comabbio per un gruppo di pescatori dilettanti. Dalle acque del bacino è emerso, in un clima di sorpresa generale, un pesce siluro lungo oltre un metro e mezzo e pesante circa venti chilogrammi. Di fronte a quel “mostro” si saranno sentiti un po’ come Sampey, il popolare pescatore giapponese con le orecchie a sventola protagonista, tra gli anni Settanta e Ottanta, di una fortunata serie di cartoni animati. In quegli episodi le “mostruosità” d’acqua dolce erano praticamente all’ordine del giorno e per una notte quel tocco di fantasia è sceso anche sul lago di Comabbio regalando ai pescatori un bottino inatteso.

Così Simone e Stefano Stadera di Cazzago Brabbia, in compagnia di altre persone accomunate dalla passione per la pesca, hanno trascorso sabato sera in riva al lago di Comabbio. In quel momento, come ogni giorno al calar delle tenebre, il siluro stava setacciando il lago alla ricerca di cibo quando è incappato nella lenza di Simone Stadera. A questo punto il pesce, pur cercando di svincolarsi, a strattoni è stato portato fino a riva, fuori dall’acqua. Nel lago di Comabbio quel siluro era in buona compagnia. Questi pesci, originari della Russia e importati in Italia negli anni passati, sguazzano numerosi e prolificano in attesa che le istituzioni mettano in piedi una pianificazione che ne riduca drasticamente di numero.

Il siluro, a causa della sua voracità, è un pesce dannoso per la fauna e più in generale per gli equilibri ambientali di un ecosistema acquatico. Un siluro come quello pescato a Varano potrebbe arrivare a mangiare qualcosa come 200 chili di pesce all’anno, poiché il rapporto tra il peso dell’animale e il suo fabbisogno alimentare è di 1 a 10. Questi pesci possono inghiottire anche piccoli volatili del lago. Proprio per questa serie di motivi anche la Provincia di Varese,

già da qualche tempo, ha iniziato a stilare una pianificazione per arginare la presenza dei siluri nelle acque varesine: «Invito i pescatori a non ributtare in acqua i siluri appena pescati – dice l’assessore provinciale all’Agricoltura e alla Gestione Faunistica, Bruno Specchiarelli – ma a smaltirli. Nel caso non volessero mangiarli possono contattare i nostri uffici e interverremo per recuperarli e smaltirli. Stiamo valutando che tipi di provvedimenti prendere per obbligare chiunque li pescasse e non rigettarli in acqua. La Provincia sta lavorando da tempo per ridurre al massimo il numero dei siluri nelle nostre acque, salvaguardando l’ambiente».

b.melazzini

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