Arrestato il rapinatore serialedei distributori in Svizzera

BRUSIMPIANO Per tre volte armato di coltello ha rapinato il distributore di Brusino Arsizio, a poche decine di metri dal valico di confine di Porto Ceresio. Ora è dietro le sbarre grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine italiane ed elvetiche ed il coordinamento delle magistrature di Varese e del Canton Ticino. L’uomo, 39 anni, residente a Brusimpiano, sarà così chiamato a rispondere dei tre colpi messi a segno nel giro di pochi mesi,  più un quarto che lo avrebbe visto in azione a Caslano.

Ma è a Brusino che il rapinatore ha lasciato il segno con tre rapine in sequenza: la prima il 20 agosto del 2008, la seconda il 17 ottobre, e l’ultima mercoledì scorso, quando, dopo aver minacciato a volto scoperto la commessa del chiosco, è riuscito a fuggire in auto verso la dogana, con un bottino di qualche centinaia di franchi.

A tradirlo, evidentemente, gli indizi lasciati dietro di lui. Compreso l’identikit che la cassiera rapinata era riuscita a fornire agli investigatori della Cantonale. Il racconto della vittima, infatti, ha permesso agli investigatori di ricostruire il suo aspetto e le sue caratteristiche: l’uomo si è espresso in perfetto italiano senza alcuna inflessione dialettale, di età compresa tra i 35 e i 40 anni, alto circa 1 metro e 65, di corporatura normale e carnagione chiara. Gli investigatori, analizzando la dinamica del tutto simile a quella degli altri due colpi messi a segno a Brusino Arsizio, hanno chiuso il cerchio.

Il rapinatore seriale che aveva come suoi bersagli preferiti i distributori di benzina e gli annessi minimarket della fascia di confine è così finito in manette. L’uomo è stato arrestato domenica mattina, alle 6.30, nella sua abitazione di Brusimpiano. Gli inquirenti italiani sono intervenuti dando seguito all’ordine di cattura internazionale emesso, proprio alcuni giorni fa, dalla magistratura ticinese. L’uomo, che avrebbe problemi di tossicodipendenza ed è già noto alle forze dell’ordine, è detenuto nel carcere dei Miogni di Varese. È accusato anche di essere l’autore di una quarta rapina: quella compiuta alla fine di ottobre, con l’aiuto di un complice, ad un altro distributore di Caslano, quello della Shell.

b.melazzini

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