Grazie ai gufi e a chi ha capito la nostra libertà

L’editoriale dell’editore Piero Galparoli

Esattamente un anno fa partiva la sfida de la nuova “La Provincia di Varese” (nuovo editore, nuovo direttore, nuovo formato, nuova determinazione) ed il refrain ricorrente, sia tra i detrattori che anche tra qualche amico, era che non avremmo “mangiato il panettone”; ci davano al massimo due mesi di sopravvivenza.

È passato un anno e, anche grazie ai tanti sostenitori ed inserzionisti che ci hanno supportato, siamo ancora qui, più forti di prima, più convinti del nostro progetto, più sicuri della nostra scelta e, soprattutto, più tenaci che mai. Il nostro quotidiano è letto tutti i giorni da oltre 100.000 persone tra carta, web e social.

Le migliaia di copie vendute ogni giorno, le decine di migliaia di persone che si collegano al nostro sito o interagiscono con Facebook stanno a testimoniare la bontà del nostro lavoro. Siamo uno dei pochi quotidiani senza sovvenzioni pubbliche e le uniche nostre risorse derivano dalla pubblicità locale e dalla vendita dei giornali.

Siamo un quotidiano libero da influenze politiche o da finanziatori occulti, diamo spazio a tutte le forze sociali, politiche o economiche in egual misura e senza preconcetti.

Vogliamo continuare su questo percorso irto e difficile, vogliamo essere sempre di più la voce di chi non ha voce. Amo questo lavoro e questa gente che sputa l’anima per far uscire tutti i giorni la Nostra Provincia. Grazie a tutti voi che ci leggete ogni santo giorno ma grazie anche ai “gufi” perché senza di loro non saremmo stati così fortemente motivati. Dimenticavo, il panettone lo mangiamo anche quest’anno.