Il mondo rema. Da Gavirate a Rio ’16

Sogni olimpici - Scatta tra sette giorni la Regata Internazionale di pararowing organizzata dalla società rossoblù

Gavirate lavora per il pararowing e il mondo del pararowing sta remando a tutta per arrivare alla Regata Internazionale di Gavirate dove tra sette giorni e per l’intero fine settimana saranno in palio gli ultimi pass per le Paralimpiadi di Rio. Nella storica sede in riva al lago alla società del presidente Giancarlo Pomati il lavoro non manca. «Quando il direttore generale della FISA Matt Smith ci chiese di organizzare la qualificazione alle Paralimpiadi eravamo orgogliosi e al tempo stesso preoccupati –

racconta Pomati – A tranquillizzarci ci pensò lo stesso Smith: «Avete tutto quello che serve e che vi fa apprezzare nel mondo quindi: buona lavoro».Sarà perché la prima regata la organizzaste dieci anni fa nel deserto dell’allora “adaptive rowing con 3 squadre nazionali iscritte arrivando alle 24 dell’anno scorso?
«E quest’anno saremo una quarantina! Quando nel 2002 Paola Grizzetti creò dal nulla il settore adaptive non avevamo esempi da seguire. Così ci venne spontaneo aprire le porte alla Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago. Poi il figlio del nostro consigliere Leonardo Binda diede vita ad una sottoscrizione che fruttò l’acquisto della prima barca adaptive innescando un benefico passa parola».
Sarà perché in piedi o in carrozzina chi si affaccia alla vostra sede non trova cancelli e spazi separati?
«Le rispondo con orgoglio che la famiglia della Canottieri Gavirate oggi conta 320 tesserati, 60 dei quali con disabilità intellettive o neuromotorie, che condividono gli stessi spazi».
La storia della Canottieri Gavirate è segnata da più ripartenze. Tra quelli della rinascita del ’99 e quelli nella squadra vincente dell’anno scorso composta oltre che dal direttivo della Canottieri anche dal Comune, dai commercianti, dalla Pro Loco e dall’Hub Australiano, è immancabile Leonardo Binda, da sempre impegnato sul doppio fronte sportivo e sociale.
«La Canottieri Gavirate è una casa e una famiglia dove vivo da trent’anni – risponde Binda – Ogni volta che abbiamo allargato e migliorato la nostra sede siamo arrivati alla fine dei lavori constatando di essere già stretti. I nostri numeri sono talmente importanti che ci permettono di superare di slancio anche ogni prova organizzativa ricevendo in più occasioni complimenti e lo status di ‘volontari professionali’ ».
Da ogni parte si sente parlare della presenza dei genitori come un problema. A Gavirate sembra non sia così.
«Per niente! – conferma Binda – Le mamme e i papà dei nostri tesserati sono un valore aggiunto per quello che fanno nel corso della stagione e anche in occasione di eventi come il meeting dove il loro impegno e la loro presenza diventa addirittura indispensabile».
Nel mondo tanta considerazione. In Patria meno.
«Ma no. La Federazione ha fatto le sue scelte com’è legittimo che sia. 
Da parte nostra dobbiamo pensare solo a fare il meglio contribuendo e collaborando per il bene del movimento. Con la Federazione, con la Canottieri Varese, i nostri amici dell’Hub Australiano e chiunque altro».
Il programma della regata internazionale di pararowing di Gavirate inizia giovedì 21 aprile alle 10 con le batterie della qualifica paralimpica e i relativi ripescaggi. Venerdì 22 aprile dalle 10.30 le semifinali. Sabato 23 e domenica 24 le finali.