Ricerca e Sviluppo. Il business di famiglia

Il segreto - Studio interno del prodotto e collaborazione con l’università

Prodotti monouso e collaborazioni con le università: l’innovazione è il segreto del successo di Frastema Ophthalmics. «Oltre alla strategia orizzontali abbiamo capito che non possiamo vivere solo di importazione – spiega l’amministratore delegato Matteo Carnaghi – la soluzione? Prodotti sviluppati e brevettati da noi, con l’obiettivo preciso di espandersi sui mercati mondiali ed essere più aperti».
Uno degli emblemi di questa strategia è Easyton, prodotto dalla controllata Easyopht: «Un piccolo cono in plastica, un nostro brevetto,

che serve per eseguire l’esame della pressione dell’occhio, ad esempio per prevenire il glaucoma – racconta Carnaghi – la novità? Siamo passati da un sistema pluriuso ad un monouso. Lo produciamo in Italia, l’anno scorso abbiamo ottenuto molte soddisfazioni».
Di pari passo con Easyton c’è Droptest, un’altra novità del catalogo Frastema, un liquido alternativo alla fluorescina per la colorazione del film lacrimale.
Sul fronte dell’innovazione di prodotto e di processo ci sono anche le collaborazioni con le università. Prima la Liuc, per progetti di logistica e gestione del magazzino, poi con la facoltà di optometria di Milano-Bicocca, che ha portato alla creazione di “Endocare”, un innovativo software in grado di contare il numero di cellule di uno strato della cornea, l’endotelio, che Frastema sta per vendere ad uno dei principali player del mercato mondiale, la Takagi, ma anche di un software per la gestione dello studio oculistico. Lo sviluppo di prodotti monouso e di software sono i business in cui Frastema punta a crescere maggiormente nei prossimi anni.