Rivelazione anche per Monsignor Pagani: «Ho visto la Fede dei bustocchi»

Arriva in città il Cardinale Arcivescovo Angelo Scola

La città si prepara ad accogliere il Cardinale Angelo Scola. Per affidarsi alla Madonna dell’Aiuto. La rivelazione del Prevosto monsignor Severino Pagani: «In questi quindici giorni ho visto la Fede dei bustocchi, ed è bellissimo».

Si avvicina il giorno “clou” per le due straordinarie settimane di celebrazioni per il quinto centenario dalla posa della prima pietra del Santuario di Santa Maria di Piazza. A “benedire” l’affidamento della città alla Madonna dell’Aiuto domani mattina arriverà a Busto Arsizio l’Arcivescovo di Milano, il Cardinale Angelo Scola, per la concelebrazione di una suggestiva Messa sul sagrato di Piazza Santa Maria. Un evento che, a qualcuno con i capelli bianchi, farà rivivere i momenti indimenticabili di settant’anni

fa, di quel Congresso Mariano del 1947 (retto dal beato Cardinale Ildefonso Schuster), che ha rappresentato uno degli eventi più significativi dell’intera storia di Busto Arsizio. Un evento che viene ricordato dalle cinque steli, raffiguranti la Madonna dell’Aiuto con la sua caratteristica mano alzata, che furono posizionati agli accessi alla città. Non poteva esserci migliore occasione, settant’anni dopo, per rimettere al suo posto, in viale Diaz all’accesso dei Cinque Ponti, la stele che era stata spostata davanti alla chiesa di San Giuseppe quando furono realizzati i lavori dello svincolo. Ieri l’opera è stata presentata al sindaco Emanuele Antonelli e del Prevosto monsignor Severino Pagani, per una sorta di “prova generale” dell’inaugurazione e dello svelamento ufficiale, che toccherà proprio al Cardinale Scola domenica mattina, al suo arrivo in città per la concelebrazione in Santa Maria. «Questi quindici giorni di festa della Madonna dell’Aiuto – rivela monsignor Pagani – sono stati un momento molto bello anche per me. È stata un’occasione straordinaria per incontrare tantissime persone, vicine alla Chiesa o no, tante persone concrete che vivono in questa città. E qualcuno me l’ha fatto notare, in questi giorni: “Monsignore, adesso la vede, la Fede di Busto?”. Soprattutto dopo la messa di domenica concelebrata dal Prevosto emerito monsignor Claudio Livetti, si è respirato qualcosa che avvera quello che in tanti mi dicevano cinque anni fa al mio arrivo a Busto, vale a dire che i bustocchi sembrano inizialmente un po’ restii, ma quando sciolgono il cuore si aprono. Ecco, adesso lo capisco proprio, e devo dire che è bellissimo». Una rivelazione, per Monsignore, come lo è stata quella della “colonnina” della Madonna dell’Aiuto riposizionata ai Cinque Ponti. Quasi inaspettata: «Bella davvero – ammette don Severino – non mi ero mai accorto più di tanto di queste steli, finché non è uscita l’idea benedetta di riportarla in questo luogo, dove viene valorizzata anche nella sua bellezza artistica. In genere entro in città da qui, in questi giorni rallentavo vedendo crescere prima il prato, poi il basamento. È bello vedere una Madonna che ti vuole bene e ti dà sicurezza in questo che è l’ingresso trionfale della città, il viale della Gloria. Mi verrà spontaneo dire una preghiera». Così come per molti, in questi 15 giorni di celebrazioni ed eventi a 360 gradi, è stata una rivelazione la bellezza del Santuario di Santa Maria di Piazza, tanto più con l’obbligata ma apprezzatissima pedonalizzazione della piazza che in queste ultime due settimane ha reso ancor più suggestiva e affascinante la Chiesa che ha compiuto 500 anni. Restano ancora due giorni per vivere intensamente questo momento di festa. Oggi ci sarà uno degli appuntamenti più significativi, con la Messa delle 11 in Santuario celebrata dal bustocco monsignor Roberto Busti, Vescovo emerito di Mantova, alla quale sono stati invitati tutti i sacerdoti nativi di Busto o che sono passati da Busto per il loro ministero. Nel pomeriggio, alle 15.30, la conferenza “Storia e Arte in Santa Maria” a cura di Franco Bertolli, Giuseppe Pacciarotti e Augusto Spada, mentre alle 21 l’ultimo appuntamento culturale con il concerto d’archi dell’Orchestra Alchimia “Attraverso i secoli”, a cura di Musikademia, in collaborazione con Fondazione Comunitaria del Varesotto.