7 Campanili, in 1.200 assaggiano il mito: Argoub e Begnis domano le “scalette”

Grande partecipazione alla storica kermesse cavariese nonostante la concorrenza di alto profilo. Sole autunnale e spettacolo gli ingredienti. In premio anche l’abbonamento digitale a La Provincia

Prima grande notizia: il sole. Splendente, quasi di fine estate. Uno scenario certamente diverso rispetto a quello che ha accompagnato le ultime uscite del Piede d’Oro 2015, da Brebbia a Mercallo. Seconda notizia: sul gradino più alto del podio a Cavaria con Premezzo è salito Rachid Argoub, il podista marocchino della 3V che tanti piazzamenti aveva collezionato negli ultimi appuntamenti del circuito podistico varesino.

Con il suo trionfo (e con quello di Elena Begnis, altra grande protagonista di questo 2015, fra le donne) è andata in archivio la 101ª edizione della Cross Country dei 7 Campanili, senza dubbio la gemma storica del calendario che ogni domenica appassiona i runner del Varesotto.
E non solo: fra i 1.200 concorrenti che si sono presentati alla partenza delle ore 9, molti hanno fatto capolino da fuori provincia, dando un’altra conferma ai crismi di una corsa che nella sua epopea è

arrivata addirittura a valere come campionato italiano e ad attirare corridori di calibro internazionale.
«È arrivata gente anche da Lecco, da Milano e dalle altre provincie limitrofe – commenta soddisfatto il vicesindaco Renato Bordoni, istituzione che come sempre ha dato una mano agli organizzatori (il Centro della Gioventù e FitEasy) – Considerando la concorrenza di eventi mediaticamente più potenti, come la Deejay 10 a Milano o la Maratona Master, che un po’ di persone ce le hanno potate via, il bilancio è più che positivo».

Il percorso di circa 15 chilometri (di cui 13 su asfalto) ha dato filo da torcere, sia ai partecipanti della manifestazione competitiva, sia ai semplici appassionati che hanno voluto solo divertirsi. Come da previsione sono stati due i punti che hanno fatto selezione: le mitiche “scalette” di Santo Stefano e di Orago, di 140 metri di lunghezza e 30 di dislivello la prima, di 58 metri di lunghezza e di 21 metri di dislivello la seconda, entrambe con pendenze tra il 20 e il 30%.
“La Provincia di Varese” ha festeggiato Argoub al traguardo: per lui, oltre alla vittoria nella 30ª tappa del Piede d’Oro 2015, anche un abbonamento gratis per sei mesi all’edizione digitale del nostro quotidiano. Il rappresentante della 3V si è imposto con il tempo di 56’34”, precedendo di una manciata di secondi Luca Filipas (56’52”) e un più distaccato Giovanni Vanini (57’41”).

Nella categoria femminile Elena Begnis, invece, ha fatto letteralmente il vuoto dietro di sé, imponendosi con il tempo di 1.03’20”, davanti a Sabina Ambrosetti (1.05’36”) e a Cristina Clerici (1.06’09”), vincitrice sia a Brebbia che a Cardana domenica scorsa.
Grande spettacolo hanno dato come sempre anche i giovani, divisi nelle due classiche categorie Under 10 e Under 14 e chiamati ad affrontare il percorso più breve di circa 4 chilometri. Primo tra i ragazzi è stato Simone Mazzeo, sul gradino più alto del podio insieme a Francesca Mentasti. Tra i bimbi exploit del “solito” Mirko Galbasini e di Cristina Cavallaro.
Gloria, infine, anche per gli abitanti di Cavaria con Premezzo più lesti a concludere la corsa, cui sono stati dedicati dei premi speciali: il primo uomo è stato Giuseppe Rizzi, la prima donna Jane Lambert, il primo ragazzo Manuele Piovesan e la prima ragazza Arianna Vinciprova.

Dopo Varese, Mustonate, Arconate, Malgesso, Voltorre, Monvalle, Cardano al Campo, Brenta, Gazzada Schianno, Cuasso al Piano, Mornago, Cuveglio, Castiglione Olona, Mezzana di Somma, Maccagno con Pino e Veddasca, Cocquio Trevisago, Azzate, Bardello, Samarate, Arcisate, Fagnano Olona, Cassano Magnago, Vinago, Besozzo, Cantello Bernate, Brebbia e Mercallo, Cardana di Besozzo e Cavaria, domenica prossima si continua a gareggiare.
In scena ad Albizzate la 22ª edizione della Stracascine, organizzata dalla Pro Loco di Albizzate su un percorso di 10 chilometri e mezzo.