Che bel gesto. Ma l’assenza di Nibali ha stonato

Il commento del Direttore Francesco Caielli

Sarebbe stato perfetto. La tavola era apparecchiata per la festa più bella, la città si era vestita a festa schierando la sua faccia migliore insieme a quella istituzionale. Perché davvero, il gesto sarebbe stato uno di quelli d’altri tempi. Vincenzo Nibali, il campionissimo, sarebbe andato a fare visita all’agente di Polizia Locale rimasto (gravemente) ferito durante la Tre Valli di un anno fa. Rimasto ferito mentre, sulla sua moto, sfrecciava giù dalla Valle Luna davanti al gruppo prima di schiantarsi contro un’auto che – chissà come – era entrata sul percorso.

I più romantici diranno che Frank Milana – questo il nome dell’agente ferito – abbia evitato una tragedia e salvato la vita ai corridori, che si sia sacrificato per l’incolumità dei campioni. Noi ci limitiamo a dire che lui, Frank Milana, abbia fatto benissimo il suo lavoro: rischiando la pelle.

Ecco perché quando ci hanno detto che Nibali sarebbe venuto a salutarlo, un anno dopo quell’incidente, abbiamo subito pensato a una bella storia da raccontare.

Ieri pomeriggio c’erano tutti: c’era Frank, c’era il comandante Bezzon, c’era l’assessore De Simone e c’era il sindaco Galimberti con i suoi bambini ansiosi di incontrare il loro campione (si sono presentati con tanto di cappellino…). È mancato lui, però. È mancato Nibali che all’ultimo momento ha mandato il suo ds: e no, non è stata la stessa cosa. Poi, certo: chi c’era ha fatto buon viso a cattivo gioco. Ha abbozzato. Frank Milana ha ricevuto la maglia,

ha sorriso, ha stretto la mano. Ma Nibali sarebbe dovuto esserci. Una visita medica all’ultimo momento, un impegno, un imprevisto: non lo mettiamo in dubbio e francamente nemmeno ci interessa. Nibali sarebbe dovuto esserci. Vincenzo sui pedali è fortissimo, un fenomeno: uno dei corridori più vincenti degli ultimi anni. Eppure ci sono corridori che hanno vinto molto meno di lui, ma che la gente ama di più. E dopo la delusione di ieri, francamente, crediamo anche di sapere un po’ di più il motivo.