«Ci siamo salvati con la nostra filosofia. Il segreto? Scegliere le persone giuste»

L’orgoglio del presidente della Varesina Lino Di Caro: «Abbiamo avuto ragione. Ancora»

Con la salvezza ottenuta nel playout contro il Verbania, il presidente Lino Di Caro ha vinto l’ennesima scommessa. Deciso nelle scelte da prendere nei momenti critici della stagione, è stato uno degli artefici più importanti dell’ennesima pagina della fiaba Varesina. Una fiaba che in futuro vorrebbe vedere in Lega Pro, il palcoscenico che sogna per la propria figlia.

Contentissimo, ho quasi rischiato di sentirmi male dall’emozione. Abbiamo compiuto un miracolo con questa salvezza; uscire dalla situazione in cui eravamo precipitati non era semplice, ma ce l’abbiamo fatta con la nostra mentalità e filosofia. Abbiamo avuto ragione ancora una volta, scegliendo le persone giuste sia in campo che fuori.

È così. Ci sono state tante difficoltà e in certi periodi ho assistito a troppi scarica barili. Noi non ragioniamo così; tutti possono sbagliare, ma poi devono accorgersene e rimediare. Anche perché quando le cose vanno male la colpa è di tutti. Cosa mi ha dato più fastidio? I giudizi a priori sul mister e su certi giocatori.


Molta esperienza e degli errori che ci aiuteranno a crescere. Sono certo che quest’annata particolare e difficile sarà utile nel futuro.

Sicuramente quando Spilli ha rassegnato le dimissioni. In tanti stavano provando a distruggerlo, ma noi credevamo e crediamo fortemente in lui, così le abbiamo rifiutate. Per fortuna è riuscito a crearsi una corazza che l’ha protetto dalle voci provenienti da tutte le parti, dimostrando tutto il suo valore come persona e come allenatore raggiungendo la salvezza.


Certo, sfido chiunque a dire il contrario. Aver portato una squadra di Venegono a giocare a un passo dai professionisti per il 3o anno consecutivo deve essere un vanto per tutto il paese. Anche perché in questa categoria non ho visto chissà quante società con delle strutture migliori delle nostre. A questo bisogna aggiungere il settore giovanile, uno dei migliori in provincia.

È difficilissimo, anche perché in questo mondo la mentalità non è imprenditoriale; le persone vanno e vengono e devi fare tutto in fretta, e bene. L’aspetto più importante in ogni programmazione è quello umano, quello delle persone che scegli: ti devono seguire e devono sentirsi totalmente parte della società.

Un percorso iniziato tre anni fa e che, migliorando sempre di più, ci possa portare Lega Pro. Siamo ambiziosi, quindi lavoreremo per riuscire a vedere la Varesina tra i professionisti. Non so quando, ma questo è il mio sogno.


Li ringrazierei tutti dal primo all’ultimo perché sono stati partecipi di questo grande sogno. E se questo prosegue è soprattutto merito loro.