La Bra del destino. Varese, ci sei?

In Piemonte Ramella perse la panchina, in Piemonte Iacolino proverà a salvare la sua. Una sola soluzione: vincere

Forse l’ultima spiaggia è già stata superata, forse è difficile rimettere in piedi una stagione che pare ormai compromessa, forse Iacolino oggi si gioca la panchina sullo stesso campo che fu fatale ad Ernestino Ramella un anno fa.

Tanti dubbi e poche certezze per il Varese che oggi, alle 14.30, scende in campo a Bra per cercare disperatamente di dare un senso a questa annata. La testa della classifica ormai è lontana, lontanissima, e l’umore è tutto fuorché alto in casa biancorossa. Come dicevamo, trema la panchina del mister, che finora non è ancora riuscito a trovare la giusta quadra all’interno del gruppo. L’infermeria è piena, la situazione è francamente delicata: anche perché la rimonta subita domenica scorsa con la Caronnese,

quando a fine primo tempo il Varese era avanti di tre gol, ha inevitabilmente lasciato il segno. Non ci sarà Longobardi, operato al piede ieri mattina e ora fuori per diverso tempo, non ci sarà Bizzi per un problema alla spalla, non ci sarà Magrin per fastidi al ginocchio, continua ad essere fuori anche Vittorio Ghidoni, in gruppo ma non ancora abbastanza pronto per essere convocato dopo il lungo infortunio. Molinari sarà in campo con una specifica protezione alla testa dopo i punti di sutura rimediati in settimana a causa dello scontro con M’Zoughi.

Spalle al muro, nel momento sicuramente più difficile di questa stagione, il Varese non ha altra soluzione che vincere. Perché un’altra sconfitta vorrebbe dire de profundis. Contro Gozzano e Caronnese è arrivato un solo punto in due partite che potevano riaprire ogni discorso legato al campionato. Ora non esageriamo nel dire che servirebbe un miracolo per rientrare in corsa per il primo posto, qualcosa meno di un miracolo per centrare almeno i playoff. Di fronte una squadra come il Bra che sta bene, ha sette punti in più in classifica rispetto ai biancorossi (18 dei piemontesi contro 11 del Varese): il Bra è al quinto campionato di Serie D negli ultimi sei anni, avendo addirittura militato per un anno in Lega Pro Seconda Divisione. L’allenatore è sempre Daidone, in carica dal 2012, in rosa da quest’anno c’è anche Andrea Gasbarroni, ex Varese transitato per il Franco Ossola anche l’anno scorso con il Pinerolo: la retrocessione lo ha poi portato a Bra. Durante la scorsa stagione il Varese, prima con Ramella e poi con Baiano, non riuscì mai a battere i giallorossi: 1-1 all’andata a Bra, con successivo esonero di Ramella, e 2-2 al Franco Ossola poi, con due rigori sbagliati dal Varese con Rolando e Giovio, entrambi parati da Tunno. Un anno dopo il Varese può prendersi una rivincita, anche se al seguito avrà pochissimi tifosi. Lontani da tutto (è la trasferta più lunga dell’anno) e da tutti, il fragile Varese prova a rimettersi in piedi, sperando di trovare d’ora in poiuna strada su cui camminare.