La Varesina taglia Spilli e Radicchi: «Scelta difficile. Ma dà credibilità»

Così il direttore generale Matteo Di Caro: «Allontanati entrambi per non fare distinzioni in gruppo e in società»

Uno scossone importante ed inatteso ha movimentato ieri nel primo pomeriggio la Varesina. Con un comunicato ufficiale, la società ha annunciato la separazione contemporanea da mister Marco Spilli e dal direttore sportivo Massimo Radicchi.

Una decisione inattesa, improvvisa, che lascia sicuramente sorpresi tutti: «La Varesina comunica di aver sollevato dai propri incarichi l’allenatore Marco Spilli e il ds Massimo Radicchi. Al Direttore, che ringraziamo per il lavoro svolto con dedizione e professionalità, auguriamo il meglio per la sua carriera futura. Una parola in più per Spilli, legato alla storia di questa società e indissolubilmente alla nostra famiglia, perché possa la sua carriera futura essere ricca di soddisfazioni professionali e private.

A lui va il più sentito grazie, per aver scritto pagine indimenticabili, storiche e uniche. Momenti altissimi che sono stati di gran lunga superiori ai momenti bui. Abbiamo ritenuto sia arrivato il momento di cambiare, ma il rapporto umano e ciò che ci ha unito non cambierà mai. Grazie Marco, in bocca al lupo. La guida tecnica della prima squadra viene affidata ad Alessandro Marzio, al quale va il nostro in bocca al lupo e verso il quale riponiamo la più assoluta fiducia».

Al direttore generale Matteo Di Caro abbiamo chiesto qualche delucidazione in più riguardo all’addio con Spilli, che è stato parte integrante del progetto Varesina fin dalla Promozione. Il tecnico toscano era infatti alla 5a stagione sulla panchina delle fenici, dopo aver vinto due campionati (Promozione, Eccellenza) e aver ottenuto due salvezze consecutive in Serie D: «Spilli e Radicchi avevano modi differenti di vedere il calcio e le questioni tecniche, perciò abbiamo deciso di allontanare entrambi affinché non ci fossero distinzioni in gruppo e in società. Una scelta presa per dare credibilità a tutto l’ambiente, anche se la separazione da Spilli provoca grande dispiacere. A livello umano c’è un legame molto stretto con lui, è stata una decisione sofferta ma non volevamo che ci fossero ulteriori strascichi, non era giusto esporlo a nuove pressioni. Noi siamo gente seria che fa calcio in modo serio, però se domani dovessi diventare il direttore generale di una squadra di Serie C o Serie B, prenderei subito Spilli. Avrà una carriera luminosa, perché se lo merita e ci ha insegnato molto. Abbiamo individuato in Marzio il suo successore, pensiamo abbia competenze, personalità e il giusto attaccamento. Ci darà grandi soddisfazioni».