Noi vogliamo Mangia ct azzurro

La Nazionale ha fallito due Mondiali consecutivi, 2010 e 2014. Sentiamo spesso ripetere che è necessaria una rivoluzione, soprattutto ripartendo dei giovani. Il momento è quello giusto, il coraggio c’è? La soluzione ce l’abbiamo noi, è una provocazione, ma neanche tanto. Devis Mangia nuovo Ct della Nazionale. Perché? Semplicemente perché sarebbe l’uomo giusto al momento giusto.

Il futuro è nei piedi dei vari Insigne, Immobile, Destro, Perin, Verratti. Sì, proprio loro, proprio quei ragazzi che Mangia ha portato fino alla finale europea nel 2013 contro la Spagna.

Crediamo in Mangia perché nessuno come lui è in grado di lavorare con i giovani, e nessuno come lui ha dimostrato di saperli far crescere, di farli giocare bene al calcio. Il futuro della Nazionale sono loro, i ’91, i ’92, ma anche i ’93 ed i ’94. E di carne al fuoco ce ne è tanta, eccome. È una delle nidiate più ricche di sempre, e con Devis Mangia si sono trovati a meraviglia.

Giorgio Scapini, responsabile del settore giovanile del Varese, conosce Mangia meglio di chiunque altro, e ci spiega perché sarebbe l’uomo giusto per questa Nazionale: «Per me non è una provocazione, se si dovesse decidere di ripartire da zero e soprattutto dai giovani, nessuno meglio di lui è in grado di farlo. Dovunque ha lavorato, ha sempre fatto bene, ha sempre valorizzato i giovani, e soprattutto le sue squadre hanno sempre espresso un bel calcio. Non dimentichiamoci che la sua Under 21 è la Nazionale che ha entusiasmato di più negli ultimi anni, quella che ha giocato il calcio migliore, ottenendo grandi risultati. Quei ragazzi che saranno il futuro azzurro, sono legati fortissimamente a Devis. Gli scrivono ancora, lo cercano».

A lanciare Mangia a Varese è stato Scapini (ovviamente con Sogliano), a lanciarlo in azzurro è stato Arrigo Sacchi, un sigillo di garanzia sulla carriera: «Successe durante quelle famose finali Primavera con il Varese; il buon Arrigo era seduto proprio davanti a me – ricorda Scapini, – e chiese in tribuna il numero dell’allenatore. Lo chiamò la sera stessa, dicendogli che per lui le porte della nazionale giovanile erano aperte».

E di Sacchi Devis ricalca anche l’idea di calcio, tutto corsa e aggressività. Pressing alto sui difensori, quello che vorrebbe vedere ora la gente. Un calcio spregiudicato, coraggioso, che faccia divertire, ancor meglio se ha un futuro, se è fondato su un progetto duraturo.

L’uomo giusto è lui, e non i vari Allegri, Spalletti, Zaccheroni. Anche per un discorso economico, perché il buon Devis costerebbe un decimo dei sopracitati.

Continua Scapini, punto nel vivo: «Pensare a lui non è affatto sbagliato, anzi, dovrebbero farlo seriamente. È un gran motivatore, molto meticoloso, che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Aveva smesso di fare il selezionatore perché gli mancava il lavoro sul campo, quello di tutti i giorni. Ma di fallimenti clamorosi nella sua carriera non se ne ricordano, ha fatto tanta gavetta, e ha sempre fatto bene. Il suo credo rispecchia quel tipo di calcio che vorremmo sempre vedere. E chissà che non riporti i nostri Bianchetti e De Luca in Nazionale, hanno le carte in regola per starci».

E il materiale a disposizione è tanto, il gruppo di giovani emergenti è davvero interessante. Partendo dalla porta, ci sono Perin, Bardi e Leali; con tutti e tre Mangia ha lavorato in Under. Ora Bardi e Perin sono titolari in serie A, anche se tra i due lui ha sempre preferito Bardi. In difesa i vari Chiellini, Bonucci, Darmian e De Sciglio resteranno, ma giovani come Bianchetti, Rugani e Donati possono entrare nel giro. A centrocampo Verratti non si tocca, e se Pirlo dovesse realmente ripensarci, per lui c’è sempre spazio. Ma non dimentichiamoci di Florenzi, Saponara, ma anche Bryan Cristante, stella in ascesa nel Milan, Sturaro, Baselli. In attacco sarà vitale richiamare Rossi, Immobile, Destro, ma arriverà il momento di Berardi, El Shaarawy rientrerà nel giro, Insigne con Mangia ha sempre reso alla grande.

Noi crediamo in un futuro, e soprattutto crediamo nei nostri ragazzi. Se davvero la Nazionale vuole ripartire e vuole tornare ad essere l’Italia di tutti noi, lo faccia credendo in questi ragazzi. Lo faccia investendo su Devis Mangia, non un nome altisonante, ma un uomo vero, un allenatore di prim’ordine. Ma soprattutto un cuore biancorosso, che è garanzia di qualità.

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