«Non racconterò solo medaglie. Ma anche storie di grandi atleti»

Roberto Bof parte per Rio: il grande narratore dello sport disabile sarà per la terza volta ai Giochi

«La valigia sul letto è quella di un lungo viaggio…». La colonna sonora di questi giorni per Roberto Bof potrebbe essere questa. Tutto è pronto per la partenza in direzione Rio de Janeiro, per seguire le Paralimpiadi.

Un lungo viaggio, sì, ma di sicuro vale la pena viverlo. E, scrivendo queste righe, sale anche una punta di invidia. Forse però, anzi togliendo il forse, non c’è persona migliore di lui per potercele raccontare, e lo farà anche attraverso il suo sito handicapire.it, che andrà online a partire da domani.

Emozioni, storie, imprese, tante grandi sensazioni che questa Paralimpiade ci trasmetterà giorno dopo giorno. Intanto, Roberto ci regala questi primi appunti di viaggio, ancora prima di salire sull’aereo che lo porterà da Varese al Corcovado: «Domenica si parte, la cerimonia inaugurale è prevista per il 7 settembre mentre quella di chiusura il 18. Io, infatti, tornerò il 19». Tante le gare da seguire, tante le storie da raccontare, tanti anche i varesini da seguire: tre più una varesina acquisita, oltre alla Bebe che è un po’ l’atleta di tutti e che è alla prima Paralimpiade, le manca solo la medaglia olimpica.

Ci sono alcune gare che però Robi non vorrà perdersi: «La scherma sicuramente andrò a vederla, così come il ciclismo che da quanto ho capito non avrà le telecamere televisive. Seguirò la cronometro, perché il giorno della gara in linea vorrei prendermi una pausa dai campi di gara per girare un po’. Poi sarò sul campo per l’atletica e per il nuoto, quello sicuramente, perché tante speranze varesine arrivano proprio dall’acqua. Però, come ho sempre fatto, non vorrei raccontare solo le medaglie, bensì le storie di questi atleti, perché meritano di essere conosciute».

Per lui, dopo Pechino 2008 e Londra 2012, questa è la terza Paralimpiade consecutiva vissuta e respirata dal vivo, accanto agli atleti di cui ogni giorno racconta storie di vita e di sport. Tanta curiosità, dunque: «A livello logistico, come già successo per le Olimpiadi del mese scorso, potrebbe essere un po’ complesso. Non sarà facile spostarsi, credo. Anche a Pechino non fu semplice, a livello di comunicazione e di alimentazione, mentre Londra nel complesso è stata una passeggiata. Anche per queste problematiche, potrebbe essere la meno frequentata degli ultimi anni».