«Sassari? Non ci ho dormito giorni… Varese, sarà per la prossima volta»

Brian Sacchetti domani contro la Openjobmetis: «Brescia è seria e piena di entusiasmo»

E ogni volta è un colpo al cuore. Per Brian Sacchetti, quella contro Varese non è mai una partita come le altre, che si giochi a Sassari oppure a Brescia, come in questo caso. L’enfant du pais, cresciuto a Masnago con una palla in mano osservando papà Meo, domani si ritroverà di fronte ai colori che lo hanno cullato fin da piccolo. Brian ora comanda la classifica con la sua Germani Brescia, e contro la Varese di Attilio Caja va alla ricerca di due punti per restare a punteggio pieno.

Sicuramente resta una partita particolare, a Varese ho passato tanti anni nelle giovanili, sono cresciuto cestisticamente a Masnago, ho fatto le scuole lì. Un pezzo di cuore è rimasto a Varese e quest’anno l’emozione non sarà diversa. Mi presento carico a questa sfida e come me tutta la squadra.

No, non c’è stato praticamente mai nulla di concreto, ma sarà sicuramente per un’altra volta.

È stato molto difficile, quando ho preso la decisione non ho dormito per una settimana. Sassari mi ha dato tanto, è stata casa mia per sette anni e conservo un bellissimo ricordo di tutto e di tutti. Dalla società, ai tifosi fino ai compagni; è stata una decisione sofferta però nel basket come nella vita bisogna essere pronti a fare dei cambiamenti.

Direi super positivo, la società è seria e c’è tanto entusiasmo, tanta voglia di far bene. Hanno grandi obiettivi ma non fanno il passo più lungo della gamba consapevoli di essere appena tornati in Serie A dopo tanti anni. Questo è ciò che mi ha attirato di Brescia: mi hanno accolto molto bene. Poi, essendo uno spogliatoio con 6 giocatori su dieci che già erano presenti dalla scorsa stagione, è stato facile inserirsi. Molti dei ragazzi, ad esempio Luca Vitali, già li conoscevo.

Io ho molta fiducia nella squadra, abbiamo sia talento che esperienza, sono qui da agosto e la vivo tutti i giorni, penso che siamo un ottimo gruppo. Poi in campo si va in 5 contro 5 e molto dipende anche dall’avversaria. Però siamo solo all’inizio, il primo posto conta veramente poco o nulla. Dobbiamo continuare vivendo partita per partita, stando attenti ogni domenica. I calcoli veri si faranno a maggio.

Varese è reduce da una bella vittoria nel derby: che avversaria si aspetta?

A parte la larga vittoria con Cantù di settimana scorsa, Varese aveva fatto ottima partita a Milano, e non è facile per nulla andare quasi a vincere al Forum, anche se il quasi conta poco nello sport. Hanno in Waller il loro punto di riferimento sugli esterni, è un ottimo giocatore e ottimo tiratore, senza dimenticare i lunghi che sono pericolosi ed atletici, con Pelle a fare l’intimidatore ed Hollis che, entrando dalla panchina, dimostra sempre il suo talento. Parliamo di una squadra completa in cui anche i cambi possono essere protagonisti. Non c’è un uomo al quale bisogna prestare più attenzione, bensì alla coralità della squadra varesina.

“La prima vera” è la definizione corretta. In realtà è la prima dopo tanto tempo: l’anno scorso mi era stata chiesta la disponibilità, poi le scelte tecniche sono state diverse. Molti anni prima avevo svolto la preparazione per i Giochi del Mediterraneo, quindi sì questa è la prima vera convocazione. Sono contento di essere stato considerato, però parliamo di un gruppo di 24 giocatori e nel mio ruolo c’è tanta concorrenza. Sono felice di esserci, farò di tutto per entrare nei 12.