«Tra me e il ds non c’era più feeling. Mi dispiace, ma la società ha scelto bene»

Marco Spilli dopo l’esonero: «Con la presidenza resta un bel rapporto»

C’è sicuramente amarezza nelle parole di Marco Spilli, ma anche consapevolezza e orgoglio dopo un cammino condiviso con la Varesina lungo quattro anni: «Mi ero immaginato un finale diverso per questa storia, però gli imprevisti fanno parte di questo mestiere e li accetti quando scegli di farlo. Penso che la società in questo momento abbia fatto la scelta giusta, e lo dico contro il mio interesse. Ci tengo a ringraziare la famiglia Di Caro e la famiglia Belletti per l’opportunità

che mi hanno dato in questi anni, mettendomi sempre a disposizione squadre competitive. Vado fiero dei risultati che ho raggiunto sul campo, e questa decisione non toglie la stima che ho nei confronti di questa società di cui sicuramente resterò tifoso. Se riguardo a questi quattro anni passati insieme i momenti belli sono tanti e il quadro è positivo: abbiamo vinto due campionati, abbiamo raggiunto tra alti e bassi due salvezze consecutive in Serie D, abbiamo superato momenti bui con grande sforzo. La mia carriera e la storia della Varesina andranno avanti ma auguro a tutti di avere alle spalle una società così».

Sulle motivazioni della separazione, Spilli si esprime così: «Non c’era più feeling tra me ed il direttore Radicchi: per come vedo io i ruoli, nella gestione del gruppo e dello spogliatoio non devono esserci interferenze e spesso è capitato che io dicessi una cosa alla squadra e che lui arrivasse poco dopo a dire il contrario. Così si crea confusione, una confusione che non fa bene alla squadra. Con la presidenza c’era e c’è un bel rapporto, il conflitto si è creato tra me e Radicchi, nonostante ci conoscessimo da una vita. Eppure abbiamo due modi di vedere il calcio completamente diversi. Penso che questa squadra abbia delle potenzialità importanti e mi dispiace non averla avuta nella giusta predisposizione mentale per sfruttarle». Per concludere, arriva la benedizione alla scelta di Marzio come successore: «Ci siamo già sentiti, sono orgoglioso che questa chance tocchi a lui perché ha aspettato tanto e se la merita, è un ragazzo straordinario, un grande lavoratore e credo che sia pronto a dimostrare il suo valore già da domenica».