Anche a Borsano si ricordano le Foibe. «Lavoriamo ogni giorno per la memoria»

Folla di gente e anche ragazzi ieri alla commemorazione nel quartiere che accolse gli esuli Giuliani e Dalmati

A Borsano il Giorno del Ricordo nel quartiere che accolse gli esuli giuliani e dalmati. «Qui si respira la memoria di quella tragedia. E Busto Arsizio rispose con grande generosità alle necessità degli sfollati».

Così il sindaco Emanuele Antonelli ha ricordato ieri la vicenda delle Foibe, di fronte alla statua di San Biagio nella piazzetta dedicata a don Emerico Ceci, insegnante di origini istriane che tanto si prodigò per aiutare gli esuli arrivati nel quartiere da allora denominato “Giuliani e Dalmati” a Borsano. «A Busto si lavora ogni giorno per la memoria, grazie alle scuole e alle associazioni. Lo dimostra la Casa del Novecento, che sarà un centro educativo per la Memoria».

Affiancato dal presidente del consiglio comunale Valerio Mariani, dalla senatrice borsanese Laura Bignami e dai rappresentanti dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, ha guidato il corteo dalla Chiesa parrocchiale al villaggio dei Giuliani e Dalmati, da sempre cuore della Giornata del Ricordo.

Presenti anche i ragazzi della 3a D della scuola Parini di Borsano. «Il ricordo, come dice la parola, ha a che fare con il cuore» ha sottolineato il parroco di Borsano don Francesco Ferrante.

«Per ricordare bisogna darsi da fare, bisogna impegnarsi – le parole del prefetto di Varese Giorgio Zanzi, presente insieme ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine- per mantenere vivi segni di quella tragedia, anche quando non ci sarà più chi ha vissuto questa vicenda tutta italiana e per troppo tempo dimenticata».