Anche a Sacconago l’acqua alla spina. «Già risparmiate 4 milioni di bottiglie»

Quarta casetta in città - Busto Arsizio ribadisce il suo “no” alla plastica

– A Sacconago Agesp inaugura la quarta “casetta dell’acqua”. «Già risparmiati quattro milioni di bottiglie di plastica» rivela l’assessore all’ambiente . «A Busto l’acqua alla spina è molto apprezzata» ammette di Imsa, la società che gestisce i distributori in città, ma anche in molte realtà del territorio circostante. Dopo le tre casette di Sant’Anna, Borsano e piazza Fratelli Rosselli (zona piscina-mercato), da ieri mattina è entrato in funzione anche il quarto erogatore, in piazza San Donato a Sacconago, di fronte al cinema Lux.

Ma il fenomeno è davvero “virale”, come si dice in questi casi. «Abbiamo già sollecitazioni insistenti da altri quartieri, come Beata Giuliana e Madonna Regina, che vorrebbero il loro distributore» dice Armiraglio. Del resto, in 5 anni di attività, i numeri di acqua erogata “alla spina” nelle tre “casette” di Agesp sono significativi: 1,7 milioni di litri a Sant’Anna, 1,4 a Borsano, ben 2,2 in piazza Rosselli, distributore costantemente presidiato dagli utenti. In tutto più di 5 milioni di litri d’acqua, che corrispondono suppergiù a 4 milioni di bottiglie di plastica non acquistate nei supermercati. «Dati sorprendenti – ammette l’amministratore unico di Agesp – un afflusso notevole che si traduce in un risparmio di plastica da raccogliere ma anche di mezzi che circolano sul territorio».

Ecco perché, forte del successo ottenuto con questa iniziativa, la ex municipalizzata ha strappato al nuovo gestore provinciale del servizio idrico, Alfa Srl, l’autorizzazione a «mantenere sulle casette il simbolo Agesp, che ha oltre 60 anni di presenza sul territorio». E ieri, all’inaugurazione in piazza San Donato (presente anche il candidato sindaco del centrosinistra Luca Castiglioni e i cittadini già in coda per riempire le bottiglie), il responsabile della società Imsa Marco Frattini ha spiegato come funziona la “macchina”:

«Preleva l’acqua dall’acquedotto, la filtra meccanicamente, la immerge nei filtri a carboni attivi, che trattengono eventuali agenti esterni come il cloro e li filtrano, la refrigera a 8 gradi e la addiziona di CO2 per chi la desidera gassata. Viene sparata, non ha beccucci, quindi è sicura anche contro eventuali dispetti». Ha spiegato anche perché prediligere l’erogatore pubblico: «L’acqua del rubinetto a Busto è buona e controllata, ma nelle case non sempre si fa la pulizia delle condutture, che può variare il sapore».