Andò a casa di Marilena a Castellanza. Ma non disse una parola

Clericò, accusato dell’omicidio di Rosa Re, davanti ai famigliari non fece una piega

– Era stato svegliato in tarda serata dalla moglie e con lei aveva raggiunto la casa di famiglia della donna scomparsa, restando impassibile per almeno un’ora davanti ai familiari di , preoccupati perchè da ore se n’erano perse le tracce. Ma il presunto killer, , il pensionato di 64 anni, accusato di omicidio volontario della Re, oltreché dell’occultamento del cadavere, decapitato prima di essere seppellito in una fossa profonda circa mezzo metro, non avrebbe fatto una piega.

Secondo la ricostruzione investigativa la sera del 30 luglio Clericò sarebbe andato a dormire piuttosto presto. Ma intorno alle 23, forse alcuni minuti prima, la moglie lo avrebbe svegliato dicendo che avrebbero dovuto raggiungere la casa di Marilena Re a Castellanza. Si erano sentiti con il marito di Marilena il quale aveva manifestato grande preoccupazione per la sorte della moglie, della quale si erano perse le tracce per tutta la giornata. Le telefonate che era state effettuate non avevano ricevuto alcuna risposta. La Re non aveva dato segni di vita.

Preoccupato, il marito aveva contattato anche le forze dell’ordine. Stando ad alcune ricostruzioni sommarie, pare che i due coniugi fossero rimasti a Castellanza per oltre un’ora. Durante quell’incontro sembra che Clericò non avesse detto nulla rispetto al fatto che la mattina si era incontrato con Marilena Re. Avrebbe taciuto la cosa anche ai carabinieri intervenuti a Castellanza. Un’ora di silenzi prima del rientro a casa a Garbagnate.

Clericò non aveva raccontato nulla di fronte alla palpabile angoscia vissuta dai familiari della Re, in particolare il marito e la figlia che quella sera si erano ritrovati nella casa di Castellanza per sporgere denuncia. Il fatto che per così tante ore la donna non avesse risposto al telefono era stata subito considerata una circostanza molto anomala, del tutto inusuale per le abitudini della Re.

La tesi difensiva è stata illustrata nelle ultime ore dall’avvocato che assiste Clericò: «Ha confermato che non ha ucciso nessuno: si è assunto le responsabilità dell’occultamento del cadavere. Ha nascosto il corpo – aveva spiegato il legale – perchè dice di essersi sentito minacciato e ha avuto paura, ma continua a ripetere che materialmente non l’ha uccisa lui. Non ha alcuna idea di dove possa trovarsi la testa perchè ha riferito che quando gli hanno portato il cadavere, era già stato decapitato».

Secondo il presunto omicida, quindi, ci sarebbero delle altre persone coinvolte le quali avrebbero ucciso e decapitato Marilena Re per poi consegnare il cadavere mutilato a Clericò che lo avrebbe seppellito in una fossa.