Droga e sostanze dopanti. Nei guai un personal trainer

Bloccata a Malpensa una spedizione di ormoni della crescita. E in casa l’uomo coltivava erba

– Sostanze dopanti sequestrate a Malpensa dagli uomini della Guardia di Finanza. I militari della Guardia di Finanza di Malpensa, nelle ultime ore, infatti, all’interno di una spedizione postale proveniente dalla Cina, hanno scovato 160 flaconi di vetro contenenti una sostanza che, a seguito di accertamenti effettuati al laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è risultata essere somatropina, meglio conosciuta con il nome di ormone della crescita, sostanza considerata dopante ai sensi della normativa vigente.

Un carico rilevante che non è sfuggito agli occhi attenti dei finanzieri di Malpensa. La spedizione, sottoposta a controllo presso l’area Cargo dello scalo aeroportuale varesino, era destinata ad un cittadino italiano, F.F. di anni 27 e residente nel lodigiano. Si tratta di un personal trainer, preparatore atletico e fitness coach, partecipante a diverse competizioni di body building anche a livello internazionale e già destinatario di tre precedenti spedizioni, tutte provenienti dalla Cina, presumibilmente, aventi lo stesso contenuto di quella posta sotto sequestro.

Un fiume di dopanti, quindi, finiti nel mirino degli investigatori che presidiano lo scalo aeroportuale. L’attività, coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Busto Arsizio, è andata avanti con la perquisizione locale, effettuata dai militari della Guardia di Finanza di Malpensa, all’interno dell’abitazione del destinatario del pacco.

All’interno dell’appartamento dell’uomo sarebbero state individuate ulteriori sostanze dopanti nonché diverse dosi di stupefacente, in particolare marijuana, mentre nel giardino di pertinenza sono state trovate due piante di marijuana, “perfettamente curate” dal body-builder lodigiano. L’uomo è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria per violazioni alla normativa sulle sostanze stupefacenti.

L’ultima operazione è la testimonianza di quanto sia costante l’attività di presidio degli spazi aeroportuali da parte della Guardia di Finanza di Malpensa al fine di evitare l’ingresso sul territorio nazionale di sostanze pericolose per la salute della popolazione.