«Il futuro della città è la pastorale d’insieme»

L’arcivescovo Angelo Scola a Santa Croce per la Liturgia della dedicazione della Chiesa e dell’altare

– L’Arcivescovo di Milano, Cardinale Angelo Scola, traccia la strada per la comunità cristiana di Busto Arsizio, che sta vivendo una fase di transizione. «Il futuro della città è la pastorale d’insieme».

Ma dispensa consigli anche per la comunità civile: «Sento ripetere spesso che Busto è più grande di Varese. Ma dipende da come si usa, questa grandezza».

La strada viene tracciata, non a caso, a Santa Croce, dove ieri pomeriggio il Cardinale ha celebrato la Liturgia della dedicazione della Chiesa e dell’altare, in occasione della festa patronale della tredicesima parrocchia istituita in città, nel 1991. L’ultima nata, e la prima a sperimentare l’aggregazione con la parrocchia di Sant’Edoardo, con cui condivide il parroco don Emilio Sorte, in un’Unità pastorale destinata presto a diventare Comunità pastorale.

«Superando i conflitti e vivendo nella fede» l’invito rivolto da Scola ai fedeli di Santa Croce, al termine della Messa. Una strada che, in futuro, in un’epoca di crisi di vocazioni, dovranno percorrere anche altre parrocchie, destinate ad un processo di aggregazione e collaborazione, a partire da quella di San Giuseppe che, dopo le dimissioni del parroco don Claudio Oriani, verrà retta provvisoriamente dal Decano monsignor Severino Pagani. E infatti Santa Croce, parole dell’Arcivescovo, «lentamente camminerà

verso l’integrazione in una comunità pastorale, nella logica di una pastorale d’insieme che toccherà tutta la città di Busto Arsizio». Monsignor Pagani era presente in piazza Don Angelo Volontè insieme agli altri parroci e sacerdoti della città (tra cui il Prevosto emerito monsignor Claudio Livetti), e insieme al sindaco Emanuele Antonelli giunto con una delegazione della giunta, per accogliere il Cardinale Scola, all’ennesima visita in città, che potrebbe essere una delle ultime, visto che a novembre, al compimento del limite dei 75 anni di età, l’Arcivescovo invierà la sua lettera di dimissioni a Papa Francesco.

«Una piccola Parrocchia che vive oggi una grande esperienza di Fede» il saluto del parroco don Emilio Sorte. L’Arcivescovo celebra i riti legati alla Dedicazione: dalla consegna delle chiavi alla benedizione dell’acqua del Battistero e dell’ambone, poi l’unzione dell’altare e delle pareti della chiesa, l’incensazione, la copertura dell’altare. Gli scappa anche una battuta, sull’eterna rivalità tra Busto e Varese: «Busto è un’importante città che giustamente tenete a far considerare nella sua ampiezza, dicendo che è più grande di Varese – le parole di Scola – lo sento ripetere spesso quando vengo a Busto. Dipende poi sempre da come usate questa grandezza».