Rivendevano pezzi d’automobili. In manette ricettatori marocchini

Cairate: nel furgoni avevano cavi elettrici, copricerchi, fanali, specchietti, alberi motore e un radiatore

– Banda di ricettatori marocchini incastrati dai carabinieri della stazione di Fagnano Olona. I militari, coordinati dai colleghi della Compagnia di Busto Arsizio, nelle ultime ore hanno denunciato a piede libero 4 soggetti nordafricani. Dovranno rispondere tutti di ricettazione in concorso. Secondo la ricostruzione investigativa, i carabinieri hanno controllato due soggetti sottoposti ad arresti domiciliari a Fagnano Olona. In sostanza si tratta della stessa abitazione in cui i due soggetti erano sottoposti agli arresti domiciliari.

Giunti nelle vicinanze dell’abitazione per eseguire il controllo del rispetto dei provvedimenti cautelari, hanno notato i due soggetti, in compagnia di altri due connazionali. Si trovavano all’interno del cortile condominiale, intenti a caricare materiale a bordo di un furgone parcheggiato nell’area interna alla palazzina.

Gli altri due soggetti sono stati subito identificati: si trattava di un marocchino di 33 anni, residente Caronno Varesino, già noto alle forze dell’ordine e regolare sul territorio nazionale, e di un suo connazionale, il fratello, nato nel 1979, residente anche lui a Caronno Varesino, pure lui già noto alle forze dell’ordine e anch’egli regolare sul territorio nazionale.

Dopo aver effettuato la perquisizione d’iniziativa, all’interno del furgone, dell’abitazione e delle relative pertinenze (il garage in particolare), i militari hanno ritrovato, sottoponendolo a sequestro, consistente materiale: si tratta in particolare di circa 80 chilogrammi di cavi elettrici in rame; 55 copricerchi di autovetture di varie marche, 8 dispositivi completi di indicatori di direzione per autovettura, 75 fanali anteriori e posteriori dell’autovettura, 15 specchietti retrovisori autovettura e 3 alberi motore, 6 motore tergicristalli e 1 radiatore da autovettura.

Ma anche altro materiale e dispositivi elettronici di autovetture. Le indagini non sono ancora finite: sono in corso approfonditi accertamenti finalizzati a stabilire l’esatta provenienza del materiale ritrovato ed eventuale destinazione della merce.

I rilievi tecnici sono stati effettuati da personale del dipendente: il sequestro di tale materiale ricorda la faccenda di qualche settimana addietro nel vicino comune di Cassano.