Lo sguardo limpido. E il coraggio della parola

Presentato ieri il nuovo Discanto di Sandro Sardella, l’uomo che lotta con la forza dei suoi versi

“Ho assaporato la disubbidienza la soggezione/chi ha chiuso il mio cuore in una gabbia per uccellini/attorniata da sciacalli?”.

Emerge forza, e non potevamo dubitarne, dal Discanto SABBIARABBIA&LUCCIOLE, la nuova opera del poeta varesino Sandro Sardella. Opera che dedica ad uno dei suoi amici e maestri più importanti, il poeta americano Jack Hirschman. A lui Sardella tributa nella dedica parole potenti: «A Jack Hirschman poeta che non teme l’impegno politico, un maestro e una guida».

E in queste parole Sardella ha già riassunto i concetti fondamentali del far e del ricevere poesia: portare avanti battaglie, svegliare le coscienze. Ma anche saper imparare e seguire chi ha da insegnare. E dargli giusti riconoscimenti.

E Sardella, che offre e diffonde poesia, a sua volta l’ha ricevuta. Nella pubblicazione, edita dalla casa editrice abrigliasciolta di Ombretta Diaferia e Alessandro Gianni, i compagni di carovana dei versi di Sardella hanno scritto versi e prose dedicate al grande poeta.

La presentazione ufficiale è avvenuta ieri, in una calorosa anteprima presso il Baretto di Varese, dove gli ospiti hanno potuto così scoprire l’ultima creazione di Sandro Sardella che le edizioni abrigliasciolta hanno pubblicato per festeggiare i suoi sessantacinque anni di azione.

Discanto SABBIARABBIA&LUCCIOLE raccoglie otto momenti di vivere quotidiano, di un’attualità spiazzante, che Sandro Sardella ha composto tra il finire del 2016 e questi primi convulsi e confusi mesi del 2017:

«Sono versi e ritmi che entrano nella cultura e nella realtà politica – commenta l’autore – e che dipingono un concetto di cultura non astruso dal mondo. Il discanto è una forma che impiego per tendere alla parola di valore, nella sua essenzialità, potenza, liricità, per affermare ancora il bisogno di sognare un modo di vivere migliore. La mia è una poesia che tenta di parlare all’uomo, non asservita. Questo scrivere stonato è melanconico, ma non nostalgico. È la consapevolezza del passato che guarda al futuro delle storie».

Sandro Sardella ha cominciato a “discantar” nel 2012, rientrato da un’esperienza fondamentale del suo percorso di artista del segno: il San Francisco International Poetry Festival l’ha ospitato in rappresentanza della poesia italiana e gli ha riservato una personale alla Emerald Gallery. Quest’ultimo Discanto ripropone le caratteristiche da controcanto alla contemporaneità, da cui l’autore, sempre più maturo, non si allontana, bensì vive fino in fondo, in tutte le sue contraddizioni. Senza mai prendersi troppo sul serio. E proprio per questo il suo “canto dalla gabbia” equivale all’urlo libero di ricostruzione umana.

Ad accompagnarlo in questo nuovo percorso ci sono gli amici, con cui scolpisce parola e azione quotidianamente: Aldo Ambrosini ha posato le sue ali da pittore in copertina con un’evocativa, quanto velata, figura di uomo; Giuliano Bugani lo introduce con una visionaria incubAzione e i compagni del collettivo itinerante e corale CAROVANA DEI VERSI, con cui pratica parola in azione da oltre un decennio, Antonella Visconti, Marco Tavazzi e Ombretta Diaferia, che ha curato l’edizione anche per questo sesto titolo della collana blocconote abrigliasciolta.

La plaquette arriva ora al pubblico, che potrà incontrare Sardella alla Libreria Popolare di Via Tadino a Milano sabato 20 maggio dalle 18 in una MAQUETTE, una vera maratona tra plaquette, edite nel 2017 da abrigliasciolta (che sarà replicata il 24 giugno per PAGINE AL SOLE). Sandro Sardella incontrerà Antonella Visconti e la trama in versi civili tra i DODICI LUOGHI COMUNI e DISCANTO SABBIA RABBIA&LUCCIOLE sarà intessuta dai compagni del collettivo itinerante e corale CAROVANA DEI VERSI – POESIA IN AZIONE. Perché il futuro, già passato, scandisce la narrazione delle collettive storie quotidiane.