Dici Lega e dici donna. Il Carroccio si tinge di rosa

Gianni Battistella presenta la sua candidatura a sindaco

È sulla presenza femminile che punta , candidato sindaco della Lega Nord, per riportare il Carroccio alla guida della città di : al simbolo di Alberto da Giussano si affiancherà, infatti, quello della lista “Donna e lavoro”.

Si tratta di un gruppo civico composto per la maggior parte dal gentil sesso: «Mi sarebbe piaciuta una lista di sole donne, ma la legge impone che il 40% dei candidati sia di genere diverso» riferisce l’aspirante primo cittadino, 58 anni, «cassanese di nascita», come tiene a puntualizzare. Tra gli obiettivi della squadra rosa, spiega , quello di creare «una rete in difesa della donna», per facilitare la denuncia delle violenze che «si consumano tra le mura domestiche». In corsa anche : «Rappresento le donne che si spendono su diversi fronti: la casa, il lavoro, la famiglia».

Il talento femminile aiuterà dunque Battistella a realizzare il suo programma, che si riassume in poche parole: «Trasformare Cassano da periferia di un hinterland a luogo di eccellenze». È questo lo scopo del piano di opere pubbliche illustrato dalla Lega in un volantino distribuito in città: un piano in cui il Carroccio non ha paura di rilanciare proposte che, negli anni scorsi, avevano scatenato vivaci polemiche, come l’idea dell’autosilo sotto i giardini pubblici di via Moro. Un progetto contro il quale, nel 2010, erano state raccolte oltre 800 firme, consegnate all’allora sindaco .

Nel programma figurano comunque anche interventi molto popolari, come la riqualificazione dell’ex fornace di Sant’Anna: proposta che nel 2011 era stata molto apprezzata dai giovani. L’attenzione alle nuove generazioni è infatti un altro pilastro del programma, come conferma una delle candidate leghiste, : ne è la dimostrazione l’idea della pista sintetica per sci di fondo vicino all’area feste. Quanto ai finanziamenti delle varie opere, precisa Battistella, «è possibile ricorrere a fondi extra, che non gravino sul bilancio».

Il programma, «non ancora completo», sarebbe piaciuto a tal punto che «il numero delle persone disponibili a candidarsi è superiore ai posti: qualcuno dovrà rinunciare». La lista sarà in gran parte nuova, con «poche presenze storiche»: incerta la candidatura di Morniroli.