Figlio violento, incubo in famiglia a Cavaria: «Se vado in carcere ti do fuoco»

Dopo anni di terrore la donna reagisce. Il giovane minacciava anche il fratellino

– Madre e figlio minorenne hanno vissuto per quasi quattro anni in un incubo per colpa del figlio maggiore violento. Una violenza e una rabbia cui avrebbero contribuito gli abusi di alcool e droga.
Il protagonista di questa terribile vicenda di violenza tra le mura domestiche è un giovane di 25 anni, disoccupato, tossicodipendente e già noto alle forze dell’ordine. Secondo una sommaria ricostruzione dal 2012 a oggi avrebbe compiuto reati configurabili in maltrattamenti in famiglia, lesioni e minacce aggravate, nei confronti della madre con la quale abitava. Molti degli episodi di violenza si sono consumati anche di fronte al fratello minorenne, anche lui convivente, e attraverso l’uso di oggetti casalinghi, trasformati di volta in volta in pericolose armi. L’uomo, al termine dell’attività investigativa svolta dai carabinieri della stazione di Cassano Magnago, su disposizione della Procura di Busto Arsizio, è finito in manette.

Il giovane non si sarebbe limitato a minacce verbali, ma sarebbe addirittura andato oltre, con aggressioni fisiche. In più di una circostanza si sarebbe rivolto alla madre dicendo che le avrebbe dato fuoco, insieme alla casa, nel caso fosse finito in carcere per colpa sua. A volte capitava che si ferisse volontariamente con quanto trovava in casa, costringendo la madre a guardare. Era anche successo, in un’altra circostanza, che in macchina il figlio avvolgesse attorno al collo della madre la cintura di sicurezza. Avrebbe minacciato di morte più volte anche il fratello minore arrivando a dire che gli avrebbe conficcato una siringa nel collo mentre dormiva. Frasi irripetibili pensando al fatto che erano rivolte a dei familiari.

Ma per fortuna nelle ultime ore, dopo aver vissuto anni di autentico terrore, la mamma ha avuto il coraggio e la forza di farsi avanti raccontando quello il peso che doveva sopportare da troppo tempo, confidandosi con i carabinieri. L’esistenza era diventata sempre più difficile a causa di un figlio troppo violento che quando andava in escandescenza era irrefrenabile, a tal punto da scaraventare mobili e oggetti di ogni tipo dappertutto, mettendo a soqquadro la casa. La convivenza, soprattutto per colpa dell’abuso di alcol è droga, era diventata ormai intollerabile. La donna ha fornito tutti i dettagli definendo un clima raccapricciante, ma per fortuna grazie all’intervento dei carabinieri l’incubo è finito.